Sony Xperia Z sotto esame: il meglio e il peggio del dispositivo


INTERAZIONI: 7
Sony Xperia Z

Il Sony Xperia Z arriverà nei negozi italiani a partire da martedì 26 febbraio, così da soddisfare la curiosità degli utenti più esigenti. Il top di gamma giapponese presenta caratteristiche specifiche in grado di fare la felicità di molti, per questo si preannuncia essere uno degli smartphone più chiacchierati di questo primo trimestre.

Oggi procederemo ad una piccola rassegna per evidenziarne pregi e difetti, o almeno quelli che sembrano fare capolino dai primi video unboxing disseminati in rete.

PRO
Il dispositivo appare compatto e portabile con i suoi 139 x 71 x 8 mm. Risalta subito all’occhio lo spessore, incredibilmente sottile nonostante il comparto hardware contenuto, così come l’ergonomia, davvero eccellente. Da notare il posizionamento del tasto di accensione sul fronte laterale destro, e quello dei tasti del volume, collocati in basso, e per questo facilmente raggiungibili con una sola mano. Lo schermo da 5”, molto ampio, non gli conferisce dimensioni eccessive, tanto che lo stacco col Samsung Galaxy S3, leggermente più piccolo, a stento si avverte. Il vetro montato sul retro da l’impressione di durare nel tempo: poca l’usura a cui è soggetto, a differenza del Nexus 4, che appare molto più fragile. Il Sony Xperia Z risulta essere veloce e molto stabile. I lag appaiono minimi, così come lo scorrimento ed il passaggio da un’applicazione all’altra decisamente rapidi. L’interfaccia grafica sviluppata dalla casa nipponica non è invasiva, e ben sposa il tema tipico di Jelly Bean.

CONTRO
Di controparte, i difettucci a bordo potrebbero non mancare. L’applicazione della fotocamera, ad esempio, si apre molto lentamente, impiegando almeno due secondi buoni. Una volta dentro il software, non v’è alcun problema riscontrato, ma per eseguirla serve il tempo che serve. Il rallentamento non è emerso nell’apertura di altre applicazioni. Si spera nella risoluzione del bug con l’aggiornamento software. Passiamo, poi, a parlare dell’altoparlante, posizionato sul lato destro del terminale, nella parte bassa. La riproduzione multimediale e le chiamate in vivavoce potrebbero non fruire di un livello di volume sufficientemente alto. Un altro punto a sfavore è rappresentato dalla tastiera proprietaria, decisamente peggiore rispetto a quella di Androoid Jelly Bean. Il sistema di correzione automatica presenta alcuni errori, e la modalità predefinita è priva del punto e virgola sulla schermata principale. Gli altri simboli mancanti possono essere aggiunti secondariamente smanettando un po’ nelle impostazioni, ma questo rende la barra spaziatrice molto più piccola, e la digitazione infinitamente più scomoda. Il Sony Xperia Z presenta uno schermo eccezionalmente chiaro e nitido, con una visualizzazione molto luminosa. Tuttavia, gli angoli di visione appaiono poco brillanti rispetto ai competitors (leggi qui).

Tutto sommato, il Sony Xperia Z supera abbondantemente la prova. Contiamo di fornirvi maggiori informazioni una volta che il terminale farà la sua prima apparizione sugli scaffali dei rivenditori.