Sinceramente mi mancava Cameron Crowe. Facendo finta di non sapere nulla del suo, come dire, trascurabile, Elizabethtown del 2005, erano passati più di 10 anni che il regista non tornava dietro la macchina da presa. E più precisamente dopo la bella tripletta fatta con Jerry Maguire (1996), Quasi famosi (2000) e Vanilla Sky (2001). La mia vita è uno zoo, è dunque il film che dovrebbe segnare il suo ritorno, ma a questo punto era meglio se aspettava qualche altro annetto. Non perchè il film sia brutto, se arrivate fino alla fine, è praticamente impossibile non commuoversi, ma si tratta di una commedia dove si batte dall’inizio alla fine sui sentimenti e sull’emozioni, e se all’improvviso te ne accorgi potrebbe addirittura diventare irritante. Il film è ispirato al romanzo autobiografico scritto da Benjamin Mee e racconta la storia di un uomo che successivamente alla morte della moglie decide di lasciare il lavoro e iniziare una nuova avventura con i suoi due figli: comprare uno zoo che sta cadendo in disgrazia. Con Matt Damon e Scarlett Johannson, il film arriva nelle sale questo week-end.