Insieme alle mie mutande sporche, i malfattori avevano sottratto il computer ed un abitino che la consorte aveva acquistato il giorno precedente alla Rinascente. Arrabbiati e delusi ci rechiamo al posto di Polizia. In fondo, un furto è una di quelle cose, come la varicella, che prima o poi ti succedono nella vita. Quando capita pensi: meglio questo che un’altra cosa più grave! Avremmo, però, presto cambiato idea. Decliniamo le nostre generalità all’agente incaricato di raccogliere la denuncia spiegando sommariamente l’accaduto.
Il gentile poliziotto quasi ci rimprovera: ma come? Siete meridionali e lasciate un’autovettura carica di bagagli in un parcheggio incustodito? Di certo a compiere il furto saranno stati gli zingari che stazionano sempre in quella strada in attesa di qualche viaggiatore sprovveduto ( che saremmo stati noi). Ovviamente speranze di recuperare la refurtiva non ce ne sono! La prossima volta state più attenti!
Se prima ero arrabbiato per il furto, uscendo dal commissariato ero proprio incazzato! Certo i cittadini hanno il dovere di esser prudenti, ma in un paese civile io dovrei poter lasciare la mia auto in strada senza il timore di vederla depredata ancor più – ed è la cosa che mi ha fatto imbestialire – quando l’attività criminale della banda di zingari è ben nota alle forze dell’ordine!
Perché non si allontanano costoro dalla strada? Perché non si fanno applicare le leggi? Avete mai sentito di un derubato al quale sia stata restituita la refurtiva o di un ladro arrestato ?
Raccontatemi qualche vostra disavventura criminale, il trattamento ricevuto dalle forze dell’ordine, i sentimenti che avete provato in quelle ore!