Mario Monti è l’uomo del momento: a lui, oggi, si appella tutto il web che crede sia arrivato il momento per una vera e propria sveglia digitale contro il digital divide che ci separa da molti paesi europei e del mondo. Ma quali sono le richieste, nello specifico?
Prima di tutto, è necessario ribadire la competenza del neo premier Mario Monti in merito al tema dei mercati digitali, avendo ricoperto, in passato, il ruolo di Commissario all’Antitrut UE (agli onori della cronaca, la multa inferta, sotto la sua reggenza, a Microsoft). L’Internet Governance Forum (IGF) richiede a Mario Monti che si rispetti l’impegno dell’Agenda Digitale dell’UE: un’insieme di provvedimenti per l’innovazione che hanno come obiettivi specifici, ad esempio, un collegamento a banda ultra larga fino a 30 Mega e l’accesso on-line dei servizi sanitari (e-health).
Quello che la rete vuole sottolineare, come da recenti ricerche è stato appurato, è che un paese senze digital divide affronta meglio e più in fretta la crisi economica. Ascolterà, Mario Monti, le richieste del web, tra le altre priorità? Staremo a vedere.