Chef Rubio è stato denunciato dalla senatrice a vita Liliana Segre insieme ad altre 23 persone accusate di aver inviato messaggi di odio, minacce e insulti via social. La Segre aveva già annunciato la sua intenzione di prendere le vie legali contro gli hater il 9 novembre, in occasione del Forum nazionale delle donne ebree d’Italia, durante il quale aveva detto:
“Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”.
Chef Rubio denunciato da Liliana Segre
Secondo un’indiscrezione pubblicata da La Stampa, la senatrice Segre nella giornata di martedì 7 dicembre ha depositato una denuncia la Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei carabinieri di Milano. 24 i nomi degli autori dei messaggi di odio, tra i quali Liliana Segre – assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara – ha aggiunto quello di Gabriele Rubini, noto al pubblico come Chef Rubio.
Altri messaggi sono arrivati perlopiù da ignoti, ora da ambienti dell’estrema sinistra e ora dall’estrema destra, compresi no-vax e razzisti. La senatrice è nel mirino degli hater per vari motivi: ora essere sopravvissuta alla Shoah e ora per le sue posizioni a favore dei vaccini.
Chef Rubio, ricordiamo, non ha mai nascosto le sue posizioni filo-palestinesi. Appresa la notizia, Rubini ha commentato sui social.
La reazione di Chef Rubio
Chef Rubio, in un tweet, ha ripreso il post che avrebbe portato la Segre a denunciarlo. Si tratta di un tweet pubblicato il 21 aprile nel quale aveva scritto:
“Palestinesi? ‘Non mi occupo di politica’. Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso”.
“La famosa istigazione all’odio”, ha commentato oggi Chef Rubio. In un tweet più recente ha quindi espresso il suo pensiero sulla denuncia con queste parole:
“Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”.
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