Caro Sorgi, il 99% degli italiani non vive in una casa da un milione di euro

Le dichiarazioni del giornalista spiegano come una parte del Paese sia completamente slegata dalla realtà che vive il 99% degli italiani

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È bastata una proposta di “sinistra” di Enrico Letta per far scattare sulla sedia tutti i maggiori commentatori del Paese, insieme logicamente al premier Draghi. Letta aveva proposto di tassare le successioni e donazioni a partire da cinque milioni di euro. Una manovra che avrebbe riguardato, secondo le sue previsioni l’1% degli italiani. I soldi sarebbe dovuti andare ai 18 anni con una sorta di “rendita” per studio e inserimento nel mondo del lavoro. Evidentemente quell’1% sta particolarmente a cuore al premier Draghi e ai commentatori che affollano i salotti tv visto che sono arrivati attacchi incrociati a Letta.

Il premier Draghi ha tagliato corto dicendo che non è questo il momento di chiedere soldi agli italiani e che invece bisogna dare. A dargli manforte ci hanno pensato i salotti televisivi all’interno dei quali si è distinto Marcello Sorgi de La Stampa. Il giornalista, ospite di Myrta Merlino su La7, ha dichiarato che un milione di euro è il costo di una casa per una famiglia al centro di Roma e ha poi specificato che è come la casa dove tutti noi viviamo con i nostri genitori che hanno il diritto di lasciarcela in eredità senza essere tassati.

In soccorso di Sorgi bisogna dire che in effetti una casa per una famiglia al centro di Roma può costare un milione di euro. Il problema è che la maggior parte delle famiglie italiane non può permettersi una casa al centro di Roma. Tutt’al più può permettersela Sorgi e qualche altro giornalista del suo “calibro”. La realtà è che il 99% delle famiglie italiane non può permettersi una casa da un milione di euro al centro di Roma. E udite, udite nemmeno il 99% dei giornalisti che pure fanno lo stesso lavoro di Sorgi.

Soprattutto una buona parte degli italiani non può permettersi una casa di proprietà in generale e non avrà nulla da lasciare in eredità ai propri figli. Eppure questa fetta della popolazione continua a pagare diligentemente le tasse mentre i super-ricchi si nascondono dietro i periodici condoni fiscali che il nostro Governo si premura di approvare. Oppure accontentandosi delle briciole del rientro dei capitali spostati illecitamente all’estero. Ascoltando questi commentatori però si ha sempre la sensazione che quando si parli di patrimoniale in varie forme si stia sempre toccando la maggior parte degli italiani.

In realtà si sta parlando dell’1% della popolazione eppure sembra che il pericolo sia di tutti. È quella la più grande capacità di certa elite. Far credere che noi tutti siamo in pericolo quando in realtà lo sarebbero solo loro in caso di redistribuzioni dei grandi capitali e di manovre che ristabiliscano un minimo di equità sociale. Da Berlusconi in poi ci è stato raccontato che i Governi non devono permettersi di mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma la realtà è che i Governi non devono permettersi di mettere le mani di quell’1% di italiani. Quelli che possono lasciare almeno cinque milioni di euro in eredità ai figli. Di quelli che possono permettersi una casa da un milione di euro al centro di Roma, dove, è bene chiarire, il 99% degli italiani non ha mai vissuto e mai vivrà nella sua vita.