Di nuovo protagonista il Nexus 6: ultimo aggiornamento ufficiale per il top 2014

Un aggiornamento consigliato l'ultimo rilasciato per conto del Nexus 6, googlefonino del 2014

Nexus 6

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Riesce ancora a regalare sorprese il Nexus 6, googlefonino dell’anno 2014, per tanto e tanto tempo rimasto alle corde in termini di upgrade. Era lo scorso anno quando il device riceveva l’aggiornamento ad Android 7.1.1 Nougat, cui faceva seguito un pacchetto successivo che aveva a propria volta richiesto il downgrade alla precedente versione Android 7.0 Nougat.

Da allora più il nulla, almeno fino a quello che sembra candidato ad essere l’ultimo aggiornamento ufficiale del Nexus 6, corrispondente alla release ‘N8I11F‘. A dirla tutta, non si tratta di un pacchetto in grado di apportare chissà quali modifiche sostanziali all’impalcatura software del googlefonino: nessuna funzionalità extra, nessuna patch di sicurezza, nessun nuovo kernel, ma solo una piccola variazione alla baseband, che segna il passaggio dalla release MDM9625_104670.31.05.45R alla MDM9625_104670.31.05.51R (con conseguenze prevalenti sulla rete di T-Mobile, cosa che quindi ci riguarda davvero molto poco, a meno che non si è preventivato un viaggio nelle zone in cui il vettore opera, o meglio ancora un trasferimento a tempo indeterminato).

La distribuzione ha preso il via da qualche giorno, con un peso del pacchetto variabile e compreso tra i 344 ed i 911 MB. Consigliamo di effettuare l’upgrade ad occhi chiusi a tutti coloro che erano rimasti fermi da tempo immemore ad Android 7.0 Nougat, per via del downgrade forzato di cui il Nexus 6 fu vittima qualche mese fa, come vi avevamo sopra sommariamente raccontato (quanti di voi lo hanno sperimentato sanno bene di cosa stiamo parlando).

In alternativa, per chi non volesse fermarsi qui e proseguire dunque la propria avventura col dispositivo, potrebbe tentare la strada della LineageOS 15.1, soluzione software non ufficiale (ci teniamo a ribadirlo per evitare che qualcuno, magari poco esperto, possa equivocare le nostre parole), ma comunque ancora molto ben supportata dal team di sviluppo per conto del dispositivo.