Prezzi bassi dal MVNO di Vodafone, navigazione 4G inclusa: i dettagli

Nonostante l'inclusione del 4G, il MVNO di Vodafone proporrà tariffe contenute

Rimodulazioni Vodafone

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La vendita delle soluzioni proposte da Vodafone nell’ambito del progetto VEI (società che gestirà l’operatore virtuale chiamato a contrastare l’insediamento italiano di Iliad) ha iniziato il suo processo di strutturazione, attraverso una serie di affiliazioni di alcuni rivenditori multimarca.

Solo qualche giorno fa vi avevamo informato sulla possibilità l’azienda anglosassone dotasse il suo Full MVNO della navigazione sulla rete 4G proprietaria, a differenza di quanto finora fatto da TIM con Kena Mobile (il gestore no frills sappiamo fermarsi alla velocità 3G, cosa non a tutti andata giù).

Un’altra importante indicazione oggi ci viene offerta da ‘mondomobileweb.it‘, secondo cui, come già facilmente immaginabile, le tariffe della prossima nuova realtà presenteranno un costo decisamente competitivo, collocandosi nella fascia ‘no frills’ (senza fronzoli), badando molto più alla sostanza che alla forma. Si baderà all’essenziale, lasciando tutte le offerte accessorie all’operatore madre, che resterà Vodafone.

Il virtuale utilizzerà il ‘379.1’ come prefisso per le nuove SIM, il contatto ‘192121‘ per l’assistenza ed il contrassegno ‘893951‘ per quel che riguarda il numero seriale delle schede. La distribuzione verrà affidata, almeno all’inizio, ad alcuni rivenditori multimarca.

Non aspettatevi sia VEI il nome del futuro gestore: sotto questo aspetto è ancora tutto da verificare, per lo meno per quel che riguarda le informazioni fatte trapelare a stampa ed addetti ai lavori (internamente probabile il naming sia stato già definito, o comunque sia in corso di definizione).

Vodafone, per partire, pare stia aspettando solo la prima mossa di Iliad, il cui ingresso sulla scena italiana resta fissato per la stagione primaverile (al massimo all’inizio dell’estate). I due antagonisti, per adesso, si limitano a studiarsi a distanza, aspettando che l’uno faccia la prima mossa per poter poi contrattaccare, senza per questo dimenticare il percorso già iniziato da Kena Mobile di TIM, che, nonostante le difficoltà nell’assestamento dei sistemi, potrebbe recitare un ruolo importante in questa lotta famelica.