Non si smette un attimo di parlare del Samsung Galaxy S9, che dovrebbe irrompere sulla scena del mondo smartphone nei primi mesi del 2018.
Atteso con un design ancora più maturo, e diversi accorgimenti sul fronte sicurezza (alcuni insistono nel parlare dell’inserimento sotto il display del lettore impronte), abbiamo riassunto qui le probabili caratteristiche che probabilmente debutteranno a bordo del prossimo portabandiera.
Detto questo, oggi vogliamo indugiare sul concetto di ‘modularità‘, un sistema che farebbe senz’altro girare la testa agli utenti, ma che finora non è mai stato neanche lontanamente menzionato dal produttore, nemmeno in relazione a documenti all’occorrenza trafugati. Non è questa la prima volta che vi parliamo di un eventuale design modulare del Samsung Galaxy S9: siamo qui pronti per darvi in pasto il secondo video concept basato su questa idea (cliccate qui per visione il primo filmato), che si focalizza proprio sull’aggancio, lungo il versante posteriore del dispositivo, di alcuni moduli ‘Plug & Play’, ognuno veicolante uno specifica estensione di una qualche funzionalità.
Chiaro che il Samsung Galaxy S9 dovrebbe confermarsi device di altissimo profilo anche dal punto di vista prettamente tecnico, grazie soprattutto all’innesto dei processori Snapdragon 845 e Exynos 9810, due chipset concepiti per supportare prestazioni elevate, ed abbattere in egual misura i consumi.
A noi personalmente l’idea di un eventuale design modulare non dispiace affatto, specie se poi i vari moduli presentassero un costo abbordabile, e potessero essere reperiti facilmente, andando oltre le difficoltà palesatesi con LG G5 (moduli troppo cari, e tra l’altro introvabili nella stragrande maggioranza dei negozi di elettronica, forse proprio perché poco richiesti perché eccessivamente costosi).
Restiamo nell’ambito della fantasia, in quanto, come sopra già affermato, il produttore non ha mai fatto riferimento ad una soluzione del genere per il Samsung Galaxy S9.
