Un’altra delle novità che potrebbe incorporare il Samsung Galaxy S9 è il sensore ambientale, in grado di misurare la qualità dell’aria che respiriamo, almeno stando a quanto riportato da ‘galaxyclub.nl‘. Si tratta di un brevetto che illustra il funzionamento di una componente che si pensa fosse in sviluppo da qualche tempo ormai. L’obiettivo è quello di fornire quante più informazioni possibili circa i dati vitali dell’ambiente in cui ci troviamo.
Nelle zone in cui l’inquinamento atmosferico raggiunge picchi piuttosto elevati (si pensi alle locali Beijing e Jodhpur, dove l’aria è diventata progressivamente irrespirabile senza le dovute protezioni), il sensore ambientale consiglierà agli utenti di avvalersi della propria mascherina.
A pensarci bene, la soluzione potrebbe rivelarsi preziosa per chi viaggia all’estero: il soggetto potrà prendere facilmente visione dei dati relativi alla qualità dell’aria che sta respirando, così da adottare tutte le precauzioni del caso.
In ogni caso, è bene ricordare che per adesso si sta parlando solo di una domanda di brevetto, che alla fine potrebbe anche non vedere mai la luce. Tuttavia, sempre secondo quanto esposto dalla fonte, il produttore asiatico avrebbe già trovato il modo di progettare l’innesto di quanto fantomatico sensore ambientale all’interno dei propri dispositivi, cosa che ci fa pensare potrebbe debuttare già a bordo del Samsung Galaxy S9 (la cosa è da prendere con le pinze, tutt’altro che confermata, resta solo un’ipotesi).
Immaginiamo l’OEM stia lavorando sodo per incrementare il potere attrattivo del prossimo top di gamma, e compiere un altro allungo rispetto a quanto già di ottimo fatto con il Galaxy S8. Non sarà facile ripetersi, o più che altro fare meglio, ma l’azienda sudcoreana dovrà provarci con tutte le proprie forze (ben venga la progettazioni di soluzioni utili ad ottimizzare la qualità della vita degli utenti).