In cosa potrebbe realmente differire il Samsung Galaxy S9 dal Galaxy S8? C’è un qualcosa, al di là delle specifiche tecniche, che andrebbe a segnare una profonda linea di demarcazione tra le due ammiraglie? Forse il design modulare, ipotesi finora mai paventata, e portata alla nostra attenzione da SamMobile.
Ormai sono diversi i produttori che nel tempo hanno cercato di sposare questo tipo di caratteristica, con maggiore o minore successo. Si tratta, nello specifico, di agganciare componenti aggiuntivi al Samsung Galaxy S9, che regalino altrettante particolari funzioni. Un esempio? Moduli per incrementare la qualità della fotocamera, o per incidere di più per quel che riguarda l’esperienza audio: le combinazioni possono essere tante, non ci si ferma di certo alle due appena citate.
L’implementazione del progetto potrebbe in qualche modo ricordare quello tipico della linea Moto Z di Motorola, contraddistinta da perni magnetici sulla parte posteriore, utilizzati un pronto collegamento con i moduli esterni. Si potrebbe pensare anche un meccanismo simile a quanto vista a bordo dell’Essential Phone di Andy Rubin, che sembra già valere 1.2 miliardi di dollari: anche in questo caso ci si riferisce a perni magnetici, grazie a cui vengono collegati al dispositivo le varie componenti aggiuntive, tra cui una telecamera a 360°.
Il design modulare non solo andrebbe ad arricchire le funzionalità messe a disposizione per gli utenti dal Samsung Galaxy S9, ma generebbe anche del profitto in più per il produttore. In ogni caso, ci sembra prematuro parlare in termini più concreti di quest’eventualità nell’ambito del Samsung Galaxy S9.
Certo, puntando sulla caratteristica il salto rispetto al Galaxy S8 sarebbe evidente, ma non possiamo ancora dare la cosa per fatta. Vedremo se l’ipotesi qui suggerita da SamMobile troverà altri riscontri più avanti, o resterà solo una bella suggestione.