Basteranno Kena Mobile e VEI per fare fronte a Free Mobile? Presto per dirlo, non giriamoci intorno troppo. Qualche previsione, però, possiamo farla, anche sulla base di quanto generato in Francia dal gruppo Iliad Telecom (dato che la reazione dei big della telefonia transalpina all’ascesa del provider capitanato da Xavier Niel è stata pressoché la stessa).
Partiamo col dire che, al momento, Kena Mobile non ha ancora dato il meglio di sé, e che VEI non è stato ancora ufficialmente lanciato. TIM e Vodafone si stanno risparmiando per poi sferrare il contrattacco nel momento in cui verrà annunciato Free Mobile nel nostro territorio (anche se con un nome diverso, la sostanza delle cose resta la stessa).
I principali provider francesi SFR, Orange e Bouygues Telecom, per contrastare l’insediamento del quarto operatore, lanciarono i sotto brand RED, Sosh e B&YOU, facendo registrare risultati contrastanti (nel primo e secondo caso) o fallimentari (nel terzo). I vettori RED e Sosh hanno saputo ritagliarsi un loro bacino di utenti, anche se per la maggior parte migrati proprio dall’operatore principale (una sorta di cannibalizzazione interna, che sarebbe stato meglio arginare in qualche modo, laddove fosse stato possibile).
Accadrà lo stesso a Kena Mobile e VEI? Il rischio c’è, soprattutto perché sfrutteranno entrambe le reti di TIM (il primo, anche se per ora solo in 3G) e Vodafone (il secondo), mantenendo presumibilmente i prezzi più competitivi (il pubblico più giovane, sempre alla ricerca della tariffa meno costosa, potrebbe approfittarne).
Free Mobile rappresenta una minaccia vera, tanti sono gli italiani che la stanno aspettando, invogliati dalle promesse di Xavier Niel (massima trasparenza, zero rimodulazioni e costi contenuti a tempo indeterminato, od almeno fino alla permanenza in listino dell’offerta specifica). Kena Mobile e VEI potranno davvero fare da paraurti alle due big della telefonia italiana? Ci terremmo a sentire la vostra opinione.