iPhone 7 e 6S i più acquistati del 2016, Galaxy S7 Edge stracciato: giustizia reale?

iPhone 7 e 6S molto meglio di Galaxy S7 Edge in termini di vendite, dati impressionanti


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Il successo ottenuto dal Samsung Galaxy S7 Edge nel corso del 2016 è cosa ormai risaputa da tutti, insignito del premio di miglior smartphone ai Mobile Choice Awards 2016. Eppure, secondo un’indagine di mercato condotta da IHS Markit, questo non è bastato a battere la concorrenza, in termini di vendite, di iPhone 7 e 6S.

I due melafonini hanno nettamente avuto la meglio: la società di ricerche e analisi di mercato, partendo da una stima condotta ogni trimestre dello scorso anno su più di 350 modelli di device venduti worldwide, ha finito con lo stendere una top10 in piena regola dei terminali mobili maggiormente acquistati al mondo. iPhone 6S pare sia riuscito a spedire 60 milioni di pezzi, contro i 50 di iPhone 7, che ha fatto comunque molto bene considerata la disponibilità solo trimestrale (ottobre, novembre, dicembre) nel 2016. Al terzo gradino del podio figura iPhone 7 Plus con qualcosa di più di 25 milioni di pezzi, ed al quarto iPhone 6S Plus.

Benché l’azienda sudcoreana detenga la quota di mercato più elevata nel complesso, il Samsung Galaxy S7 Edge si è dovuto accontentare di magro quinto posto (al di sotto dei 25 milioni di unità vendute), tallonato al sesto dal Samsung Galaxy J3 2016, che concorre quasi alla pari.

Bene anche l’Oppo A53, soprattutto grazie al successo ottenuto sul mercato cinese, ed anche indiano. Chiudono la classifica degli smartphone più venduti del 2016 secondo IHS Markit, Samsung Galaxy J5, Samsung Galaxy S7 e Samsung Galaxy J7, con un range compreso tra i 20 ed i 22 milioni di unità spedite.

iPhone 6S per primo, seguito subito dopo da iPhone 7 (che in proporzione ha fatto molto meglio), hanno stravinto, non c’è che dire: bisogna però specificare che i dati di cui sopra non tengono conto delle vendite effettive, bensì delle unità in spedizione ai vari rivenditori di tutto il mondo, e quindi al primo anello della catena di distribuzione (per poi arrivare ai negozi più piccoli, ed infine al consumatore).

In ogni caso, il rapporto complessivo resta da tenere in considerazione visto che i vari negozi fanno richiesta di tot unità sulla base della domanda dei clienti.