Il video di Impronte di Giuliano Crupi contro la freneticità della vita quotidiana

Impronte di Giuliano Crupi ci invita a riflettere su come la tecnologia rischi di farci dare per scontate le vere cose importanti della vita: ecco il singolo!

Impronte di Giuliano Crupi

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Dopo Cleò, vi presento oggi il nuovo singolo di un altro talentuoso artista, Impronte di Giuliano Crupi.

Di questo giovane cantautore romano vi avevamo già parlato nell’estate di due anni fa, quando era uscito il suo singolo La principessa e il rospo, primo estratto dall’album Possibilmente guardo il cielo. Ora ritroviamo Giuliano Crupi con un nuovo brano, Impronte, che fa da apripista ad un altro progetto discografico di prossima uscita.

La canzone ci invita a riflettere su come le nuove tecnologie ci portino a dare inevitabilmente tutto per scontato e così, troppo presi dai ritmi frenetici della quotidianità, rischiamo di perdere di vista ciò che è veramente importante che ci “sfugge dalle mani” in pochi attimi. Il cantautore racconta il pezzo così:

“Ci siamo illusi di dipendere da un aggiornamento, ma in realtà abbiamo dimenticato cosa voglia dire perdere lo sguardo in un orizzonte. Abbiamo immolato il nostro inscindibile rapporto con la natura sull’altare della modernità e siamo più soli che mai.

Non solo non ci sono più le impronte dei bambini nei parchi giochi, ma anche la famosa impronta lasciata dall’uomo sulla Luna (simbolo del progresso e della conquista della conoscenza) è ormai coperta dalla polvere. Ogni nostro avanzamento e balzo in avanti non lascia più il segno, e sembra farci tornare indietro più che evolvere. Questa è la chiave di lettura che ci vuole fornire Impronte.

Ecco quindi che il videoclip ufficiale del brano vuole esaltare la riscoperta di uno slow motion inteso come un metaforico stile di vita. Ed è proprio questo il ritmo che Impronte di Giuliano Crupi vuole farci riscoprire e a cui dovremmo aspirare nel nostro quotidiano.”E le stelle sono tue perché sai coltivare il talento” canta Giuliano. Gli astri sono lì, dove sono sempre stati; forse siamo noi che dovremmo reimparare ad alzare lo sguardo.