Torniamo a parlare di Pokémon GO, questa volta in relazione al prossimo evento in programma per San Valentino.
Come vi avevamo già accennato, la politica di Niantic per tenere sempre vivo l’interesse degli utenti per il gioco sembra essersi ormai improntata sull’organizzazione di eventi speciali, richiamanti particolari ricorrenze (Halloween, Natale, etc.). A breve sarà la volta della festa degli innamorati, dubitiamo gli sviluppatori si lasceranno scappare l’occasione.
Quale miglior pretesto di questo per inserire a regime la pratica dell’allevamento in Pokémon GO? Come riportato da Forbes, già negli ultimi aggiornamenti è venuto fuori nel codice di una possibile differenze di genere delle creature, chiaro quindi che in un prossimo futuro la cosa dovrebbe sfociare nella possibilità di poterli allevare.
A quel punto si potrebbe allestire una “nursery”, dove lasciar tranquilli due mostriciattoli di genere opposto. Dopo un certo periodo di tempo, sarebbe il gioco ad annunciare la creazione di un nuovo uovo, che necessiterebbe poi di un’incubatrice per potersi schiudere (l’utente, affinché avvenga, dovrà camminare 3, 5 o 10 km, a seconda del livello dei rispettivi genitori).
Quella dell’allevamento sarebbe una bella trovata per rinnovare Pokémon GO fin dalle fondamenta, oltre che un business per Niantic a tutti i livelli. In questo modo i giocatori avranno la possibilità di generare quanti più esemplari di una particolare specie (quella che magari nella loro zona scarseggia). La software-house dal canto suo venderàebbe molti più incubatrici, e potrebbe all’occorrenza mettere a disposizione anche degli asili nido a pagamento per consentire agli allenatori di allevare anche più di un paio di creature alla volta.
Per l’evento di San Valentino l’introduzione degli allevamenti in Pokémon GO farebbe scalpore (gli indizi disseminati nel codice del gioco lasciano ben sperare la cosa possa accadere sul serio). Voi cosa ne dite?