I Pixel nella Playlist di Red Ronnie: quattro musicisti da La Spezia a Optima Red Alert

Optima Red Alert ha tra i suoi protagonisti I Pixel, giovanissimo gruppo proveniente dalla Liguria dal sound Indie/Alternative Rock.


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I Pixel sono Andrea Briselli (voce, chitarra), Alex Ferri (chitarra, tastiera), Nicola Giannarelli (basso) e Manuel Maccarone (batteria). Il loro sound ha colpito Red Ronnie e tutti gli ospiti della Prima Puntata della Seconda Stagione di Optima Red Alert, tanto da essere selezionati in Playlist insieme ad altri sette artisti.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro, che ci hanno raccontato delle loro origini, della loro esperienza… e dell'”inconveniente” occorsogli negli ultimi tempi, conclusosi fortunatamente con un happy ending.

Ciao ragazzi, parlateci un po’ delle vostre origini e dei vostri “luoghi”.

La nostra band è originaria di La Spezia: due di noi (Alex e Manuel) abitano lì, mentre io e Nicola veniamo da Santo Stefano di Magra, un piccolo paese nella solita provincia. Fino ad ora abbiamo suonato principalmente in festival e locali della scena spezzina, ma ora i ragazzi de La Clinica Dischi, l’etichetta con cui abbiamo iniziato da poco a collaborare, si stanno muovendo per organizzarci alcune date fuori provincia.

Il vostro sound sembra ispirarsi anche a musica straniera ma i vostri testi sono tutti in italiano. Come mai?

La nostra Musica può essere classificata come Indie/Alternative Rock, con la peculiarità di avere testi esclusivamente in lingua Italiana. La scelta di cantare nella nostra lingua madre sta innanzitutto nella volontà di esprimere qualcosa di profondo e sentito, cosa che risulta difficile quando si canta in una lingua straniera (al di là delle conoscenze linguistiche che si hanno in quella lingua), ed in secondo luogo nella volontà di farsi capire dal pubblico che ci ascolta, fisico o virtuale che sia.

Come e quando avete deciso di diventare un gruppo?

Il gruppo è nato sul finire del 2013 da me ed Alex, mentre Manuel e Nicola si sono aggiunti in un secondo momento. Alex suonava già da tempo il piano e la chitarra, mentre io allora ero solo un grande ascoltatore di Musica, ma non suonavo nessuno strumento. La volontà di far nascere I Pixel è nata dalla presenza di una chitarra elettrica a casa di Alex: quello strumento mi ha sempre incuriosito ed affascinato allo stesso momento, e così ho iniziato a suonare la sua, prima di comprarne una per me. Le canzoni de I Pixel di solito nascono da un’idea iniziale mia, alla quale poi ognuno apporta il suo contributo: questa collaborazione è ciò che rende il pezzo davvero unico, portandolo su una strada a cui io da solo non riuscirei ad arrivare.

A chi vi ispirate?

Ognuno di noi ascolta artisti e generi musicali più o meno disparati, anche se si possono trovare dei tratti che accomunano tutti e 4. Parlando del sound del gruppo negli ultimi due EP (“Niente e Subito”, 2015 e “Mondo Vuoto”, 2016), si possono trovare influenze che derivano dal Post-Punk britannico degli anni ’80, come i The Sound e i Joy Division, e dalla New Wave dei primi anni 2000, Interpol su tutti. Abbiamo dei modelli a cui fare riferimento, ma in fase di composizione arrangiamo ogni nostra canzone in modo da renderla nostra e farla suonare “alla Pixel”: in questo rientra in gioco la collaborazione di cui ti parlavo nella risposta precedente.

Ci hanno detto che avete subito un furto di un amplificatore recentemente…con un finale a sorpresa.

Al termine di uno dei nostri ultimi concerti, ci è stato rubato un Vox AC30 (chi suona sa bene il suo valore) intorno alle 4 di notte, in un locale a quell’ora ormai semi deserto. L’amplificatore è magicamente riapparso il giorno successivo, in seguito ad un post del gestore del locale in cui affermava che “Il furto era stato ripreso con delle telecamere di sicurezza” (cosa non vera). I ladri si sono presentati il giorno seguente con l’amplificatore rubato, affermando che stavano scherzando e che pensavano che l’amplificatore fosse del gruppo che ci aveva aperto il concerto quella sera: la cosa è molto buffa, se si considera che sul Vox era presente un adesivo grosso come una testa con su scritto “I Pixel”…