La parola di Dio – distorsioni e teocrazie delle nostre parti

Quello che magari non ti aspetti, o che forse si fa finta di non sapere: cosa accadrebbe se a prender piede fosse un certo modo di leggere la Bibbia cattolica, applicandola alla lettera? La parola di Dio immagina qualcosa del genere e il risultato, nel suo piccolo, non è difficile da ipotizzare.


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Di questi tempi oscuri, per certi versi anacronistici, fin troppo spesso ormai ci capita di sentir delirare in merito a distorte interpretazioni di testi sacri: concetti estremi, gesti estremi. Questi sono anni in cui, soprattutto certe esegesi fondamentaliste del Corano, fanno la differenza. Molto da riflettere, molto da fare. Ma cosa potrebbe accadere se l’epicentro di questi estremismi si spostasse su altre religioni? Per alcuni potrebbe sembrare strano o addirittura impossibile. Errore, e anche grosso. La cosa non sarebbe una novità: il fondamentalismo da parte di altre religioni, ha mietuto vittime e disastri in tempi passati e oggi passa relativamente in secondo piano, solo per un primo piano tragicamente conquistato da jiadhisti & c..

È per questo motivo che La parola di Dio, lungometraggio di Kirill Serebrennikov, irrompe con una forte carica di provocazione; provocazione nell’accezione positiva del termine, però. Si tratta di una pellicola con una trama che spiazza, semplicemente perché attuale e verosimile. Il protagonista è Veniamin, un giovane appassionato ragazzo, religioso fervente. Cattolico. Lui legge la Bibbia e la legge testualmente, interpretandola perciò alla lettera. Il risultato è devastante e per qualcuno inaspettato: disorienta. Veniamin si scaglia con un fanatismo anacronistico e violento, contro ogni ossessione che avvolge il suo quotidiano: e allora volano anatemi contro le ragazze in bikini, contro tesi scientifiche studiate a scuola, come l’evoluzionismo, contro l’Insegnamento dell’educazione sessuale. Volano insomma parole violente contro tutto e tutti quelli che incrociano, deviandola o controvertendola, la parola di Dio.

I consensi di questa pellicola: per ora Kirill Serebrennikov oltre al successo riscontrato nella sezione Un Certain Regard, all’ultimo Festival di Cannes, ha vinto anche il premio del pubblico come miglior film europeo a Biografilm Festival (dove è stato presentato in anteprima italiana). Nelle nostre sale cinematografiche il film esordirà il 27 ottobre 2016.

Chissà se farà discutere. Di certo chi continua a vedere nel fanatismo islamico il male epicentrico, dal quale ripartire ogni altra concausa, relativa a crisi di ogni genere, non cambierà opinione a riguardo. La speranza invece è che si riesca più che altro a fomentare un po’ di più il pensiero critico di chi, come Elena, la prof di biologia che si oppone a Veniamin, non accetta visioni teocratiche distorte ed arroganti, da qualunque parte esse provengano. Qualsiasi religione è, e deve essere basata su rispetto, amore e pace; è questa l’unica verità sacro santa, anche per i laici, che merita di essere diffusa. La parola di Dio ha un poster ufficiale e un trailer in italiano, se vi interessa

Trailer: