Più potente il Samsung Galaxy Note 7 con processore Snapdragon 820 o quello con Exynos 8890? Vediamolo subito insieme attraverso i risultati di questi test di benchmark. Secondo GFXBench, che calcola gli esiti sulla base delle prestazioni grafiche, l’esemplare con il chio della Qualcomm sembra avere la meglio sotto ogni fronte (quattro le piattaforma coinvolte, come potete vedere nell’immagine sottostante).
Passiamo, poi, a GeekBench 3, che invece misura le performance della CPU, fino ad arrivare a sfruttare tutti i core di cui è composto il SoC (le prove sono in single e multicore). Chi fa registrare il punteggio più alto si aggiudica il primato. In questo caso l’Exynos sembra elaborare meglio i dati, vuoi anche perché, in multicore, il chip di casa Samsung fa valere il doppio dei core presenti sullo Snadragon 820. Il risultato non cambia in singlecore, anche se la differenza si assottiglia.
Un altro aspetto da analizzare è quello relativo a lettura e scrittura dei dischi, misurate con HiPixel. Le prove definite ‘interne’ valutano la rapidità con cui vengono lette e scritte le partizioni in cui vengono conservate le app ed i dati privati. Le prove esterne, invece, sono da riferirsi alla velocità della SD interna, dove giacciono i media ed alcuni dati relativi alle applicazioni. In tutti e quattro i casi lo Snapdragon 820 mostra i muscoli rispetto all’Exynos 8890.
AnTuTu, invece, è un benchmark più generico, che analizza quattro parametri: prestazioni, grafica 3D, memoria e UI. L’Exynos ha la meglio in fatto di performance, mentre il processore di Qualcomm prevale per quanto riguarda la grafica 3D e l’interfaccia utente. Per certi versi entrambi i SoC del Samsung Galaxy Note 7 sembrano pareggiare i conti: l’Exynos 8890 la spunta in termini di prestazioni, specie quando c’è da avere a che fare con applicazioni pesanti, mentre lo Snapdragon 820 è tarato su giochi e multimedia.