The Winemakers: il viaggio della band pugliese da Londra a Optima Red Alert

Secondo appuntamento con le interviste ai protagonisti di Optima Red Alert: oggi è la volta dei Victoria and The Winemakers!

Intervista Victoria and The Winemakers, ORA

INTERAZIONI: 26

Proseguono le interviste ai protagonisti di Optima Red Alert, il format nato dalla collaborazione tra Optima Italia, OM – OptiMagazine e Roxy Bar, che offre maggiore visibilità ai talenti nascosti. Oggi è la volta dei Victoria and The Winemakers, una band pugliese che ama sperimentare dal punto di vista musicale ed è proprio quello che ci ha raccontato nella nostra breve intervista.

Scelti da Red Ronnie e i Simons in occasione della prima puntata di Optima Red Alert, il gruppo composto da Sandro, Mino, Victoria e Antonio è nato nel 2011 e, così come ci hanno svelato i quattro ragazzi pugliesi, l’intuizione geniale è stata proprio del chitarrista, che ha visto in loro le potenzialità per affrontare insieme questo percorso musicale.

Dopo una breve esperienza nei locali e nei pub di Londra, i Victoria and The Winemakers sono tornati in Italia e tra festival regionali e nazionali, hanno raggiunto anche le orecchie di Red Ronnie e, nel corso della prima puntata, hanno avuto l’opportunità di far ascoltare il loro In The Family, registrato nel 2014.

Tanti gli artisti da cui prendono ispirazione, in particolare Jeff Buckley, David Bowie e Steve Winwooddi cui hanno realizzato alcune cover durante i loro live tenuti in questi due anni. La soddisfazione più grande, così come ci hanno raccontato i Victoria and The Winemakers, risale agli inizi della loro carriera quando, in occasione di uno dei loro primi concerti tenuto in un jazz club di Bari, hanno ricevuto i complimenti da parte del gestore che, dopo aver ascoltato le loro cover di grandi artisti internazionali, ha pensato fossero brani firmati da loro.

Di dove siete e dove suonate?

Siamo una band pugliese, precisamente di Bari. Suoniamo nei clubs e in occasione di festivals nella nostra regione e non solo. Amiamo confrontarci con altre realtà musicali ed è per questo che nel settembre del 2015 abbiamo organizzato un tour a Londra e abbiamo avuto l’opportunità di esibirci in locali come il “Proud Camden”, il “Jazz after Dark” e il “Fiddler’s Elbow”, per citarne alcuni.

Che tipo di musica fate?

Il genere musicale che suoniamo è un pò la fusione di quello che è il background di ognuno di noi: dal blues psichedelico di Sandro, il nostro chitarrista, alla motown preponderante nella batteria di Mino, al rock e pop delle esperienze mie, Victoria e di Antonio, the “Octopus” organista, bassista, pianista e chi più ne ha più ne metta.

Come e quando avete deciso di diventare un gruppo?

La band nasce nel 2011, dall’intuizione o “visione” di Mino che vide potenzialità nell’unione delle nostre quattro teste calde. Il feeling musicale è nato subito. Ci siamo affiatati suonando, inizialmente, cover di artisti come Jeff Buckley, David Bowie, Steve Winwood e altri; da qui la necessità di esprimerci con una musica tutta nostra. Abbiamo realizzato 12 brani nel nostro piccolo studio frutto delle idee di tutti noi.

L’aneddoto più bello che ricordate?

Un aneddoto? Alla fine di uno dei nostri primi concerti, in un noto jazz club di Bari, quando suonavamo solo cover di artisti che ho citato prima e qualche inedito, il proprietario del club, dopo essersi complimentato con noi ci chiede “Sono tutti brani vostri, vero?!”. Potete immaginare le nostre facce….”.

Di seguito il videoclip ufficiale:

https://www.youtube.com/watch?v=_ZJTYNe8b_w&feature=youtu.be