Uscita Samsung Galaxy Note 7: scanner iride, Force Touch, RAM, storage, batteria e prezzo

Merita un approfondimento speciale il Samsung Galaxy Note 7

Samsung Galaxy Note 6

INTERAZIONI: 7

Tempo di Samsung Galaxy Note 7? Non adesso, ma i primi di agosto, quando si dice essere in programma la sua presentazione da quel di New York. La cosa, però, potrebbe interessare solo gli USA, con l’evento europeo che slitterà a settembre, in concomitanza con l’IFA 2016 di Berlino.

Il device si preannuncia scoppiettante, con due caratteristiche davvero particolari: parliamo dello scanner dell’iride e della tecnologia Force Touch. La prima non è affatto una novità, ma le continue indiscrezioni in tal senso non fanno che andare a conferma della tesi. Molto bene sicuramente, trattandosi di uno standard di sicurezza di altissimo livello. Della seconda possiamo ancora dire ben poco, solo che potrebbe essere una tecnologia limitata all’utilizzo della SPen.

In merito al Force Touch va detto che qualcosa di concreto c’è per davvero, viste le derivazioni, che fotografiche, emerse negli ultimi giorni per quanto riguarda l’ultima TouchWiz che il produttore sta testando proprio in questo periodo.

Per il resto che altro dire? Semplicemente che il Samsung Galaxy Note 7 potrebbe ospitare la risoluzione 4K con tecnologia SUHD (già utilizzata dall’azienda per i televisori). Il phablet potrebbe essere spinto dal processore Snapdragon 82X, e da una qualche variante Exynos per eventuali altri mercati, questa volta non internazionale. La RAM? 4 o 6 GB, ancora non è dato saperlo, mentre per lo storage si pensa ad una variante base di 64 GB con espandibilità tramite microSD, ed un’altra da 128, limitata alla Korea (quasi sicura anche la certificazione IP68).

Possibile anche una batteria di 4000 mAh (non si scenderà comunque al di sotto di 3800, considerati i 3600 del Samsung Galaxy S7 Edge). Il prezzo invece? Aspettiamoci per il Samsung Galaxy Note 7 un costo superiore agli 850 euro (la variante dual edge del Galaxy S7 ha un listino originaledi 839 euro per l’Italia, quindi non ci sarebbe da meravigliarsi).