Christina Grimmie, scomparsa a soli 22 anni per mano di un “fan”, ha sicuramente lasciato un segno tra gli artisti del panorama musicale internazionale. Tanti i personaggi che hanno voluto ricordarla in questi giorni, i particolare il suo ex coach a The Voice US, Adam Levine, che si è offerto di pagare il suo funerale per regalarle una cerimonia funebre degna del suo nome.
Giovanissima ma con un grande talento, Christina Grimmie è stata uccisa mentre stava cercando di inseguire il suo sogno, ovvero diventare una cantante. Dopo aver tenuto un concerto ad Orlando, in Florida, l’artista si era fermata a firmare autografi per i suoi numerosi fan accorsi allo spettacolo ma, dentro il locale, si trovava anche il suo assassino, colui che ha deciso di toglierle la vita senza un motivo spiegabile.
Dall’omaggio di Selena Gomez – che le ha dedicato un brano durante una delle sue tappe del Revival Tour -, a quello di Demi Lovato, tanti sono gli artisti statunitensi che hanno voluto ricordarla, soprattutto coloro che hanno avuto modo di conoscerla e che hanno condiviso con lei il palco, quel luogo in cui la stessa artista si trovava a suo agio.
Anche il suo ex giudice alla sesta edizione di The Voice US, il frontman dei Maroon 5 Adam Levine, è stato particolarmente toccata dalla prematura scomparsa della sua allieva, con la quale ha condiviso il percorso all’interno del talent show fino alla puntata finale, dove Christina Grimmie si è classificata la terzo posto.
Ad annunciarlo è stato proprio il fratello della cantante che, quella sera, è stato uno dei testimoni dell’accaduto. Sul suo profilo Facebook ha scritto un messaggio in cui racconta della telefonata ricevuta dai suoi genitori dallo stesso Adam Levine, che ha deciso di pagare la cifra intera del suo funerale, come ultimo regalo per la sua allieva.
Sui profili social, l’artista aveva commentato così la notizia: “Christina era un talento naturale e raramente ne trovi di così. Lei è stata portata via troppo presto e questo è un atto estremo di violenza. Sono stupito del fatto che ancora oggi continuino ad accadere cose del genere nel nostro mondo“.