Loving – l’anacronistico razzismo targato USA

Loving uscirà nei cinema il prossimo novembre: è una pellicola che narra la vera storia di una coppia interrazziale incarcerata negli USA degli anni 50. Unico reato, l’aver perseguito un amore tra due etnie (razze?...) considerate diverse da un punto di vista scientifico, legale e culturale. Più o meno quello che diceva Hitler.


INTERAZIONI: 7

Parliamo di coerenza. Certi concetti, certi argomenti, non hanno tempo: risultano sempre attuali. Oggi ancor di più, se li caliamo nel contesto della politica. E ciò che potremo riscontrare con Loving, lungometraggio di cui se ne è già parlato (esattamente qui, se vi interessa), presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. Si tratta di una pellicola che può innescare il dibattito (e si spera lo faccia) su più argomentazioni: alcune evidenti, altre che invece “fanno capolino” e apparentemente non risultano centrali. Come la coerenza, per l’appunto. Loving, per chi non lo sappia, è la storia (reale) trasposta al cinema dell’amore sofferto, ma soprattutto contrastato, di una coppia interrazziale nell’America degli anni 50. Una coppia che, nonostante il divieto razzista vigente, non esitò a sfidare le istituzioni, subendo anche il trattamento carcerario. Stati Uniti, 1958.

Per certi versi, questa è la storia di come un grande Paese, quale appunto gli USA, sia riuscito a convivere (ed in parte lo fa ancora) con evidenti contraddizioni, palesemente ostentate all’interno della propria legislazione: da una parte la rivendicazione orgogliosa di essere una grande nazione, nata su principi secolari di rivendicazione del diritto sacrosanto alla libertà, dall’altra la stridente realtà di leggi razziste, vigenti e appoggiate da una moltitudine di cittadini. Ora, che gli Usa siano una nazione per certi versi in continua “fibrillazione” ovviamente non è una novità: diciamo che per taluni versi certe consuetudini divenute leggi, in conflitto con quanto perseguito invece da un punto di vista che potremmo definire teorico, sono dovute a ragioni storico culturali, distorsioni ideologiche e ad una enorme e difficile convivenza su di uno stesso territorio di etnie appartenenti spesso a culture molto diverse fra loro. Il discorso è sicuramente molto articolato e non facile da affrontare. Ma diciamo anche che questa storia di Richard e Mildred Loving farà senz’altro bene alla nostre coscienze: ricordare quanto siano vicine, onnipresenti e sempre pronte ad insinuarsi, certe forme di insofferenza estrema, soprattutto di questi tempi, risulta sempre ampiamente rigenerativo per certe sane riflessioni.

Scritto e diretto da Jeff Nichols, con un cast che comprende anche Michael Shannon, Nick Kroll, Marton Csokas, Jon Bass e Bill Camp, Loving arriva nelle sale USA il prossimo 4 novembre. Probabilmente in tempo utile per qualche nomination. O in tempo utile per qualche elezione. L’importante è non dimenticare che oggi forse è più facile essere vittime di un rapimento alieno che incontrare un politico coerente. Nonostante certa incoerenza finisca poi, in qualche modo, con lo sdoganare la totale divergenza tra ciò che si dice vs cosa si fa: più o meno una libera e sprezzante fiera dell’illecito, all’insegna del “me ne fotto”. Se tali concetti prevaricano nella politica è ovvio che poi avanzano disillusione, amarezza e rassegnazione, da parte degli elettori.  La Focus Features ha rilasciato online il primo poster ufficiale di Loving: lo trovate a seguire.