Recensione OnePlus 2, tanta sostanza al giusto prezzo: il flagship killer 2016?

L'ex-start-up OnePlus, ormai brand conosciuto in tutto il mondo, intende sfidare gli smartphone di alto profilo. Riuscirà il produttore cinese a fare centro ancora una volta? Scopritelo nella nostra recensione.

OnePlus 2 - recensione

INTERAZIONI: 18

Recensione di OnePlus 2, testato per due settimane come telefono principale. Le qualità non mancano ma ci sono anche i difetti. Non sono molto gravi, ma il software è immaturo e instabile, per questo non possiamo raccomandare questo smartphone.

Introduzione

OnePlus 2 è il secondo smartphone di OnePlus, azienda cinese rivelazione del 2014, che si è presentata con un modello di fascia alta: il flagship killer, OnePlus One. A circa la metà del costo di un top di gamma dei brand più conosciuti – mi riferisco al prezzo ufficiale “di listino”, OnePlus 2 offre le stesse caratteristiche tecniche se non qualcosa di più.

Nel 2015 OnePlus appare essere un’azienda più solida e studiata rispetto a quella che era l’anno scorso. A giudicare dal numero di utenti al momento registrati in lista di attesa per ottenere un invito per il Oneplus 2 (si: il terminale, almeno inizialmente, potrà essere acquistato solo tramite invito) sembra proprio che la strada imboccata sia quella giusta.

Il dispositivo arrivato in Redazione è la versione One A2003 da 4GB di RAM – quella internazionale per intenderci. All’interno della confezione troviamo, oltre allo smartphone, il connettore USB Type-C da un lato e un connettore USB, anch’esso reversibile, da inserire nell’alimentatore (o nel PC). Questo cavo è piatto e ha un laccio gommato per avvolgerlo.

Design

Cominciamo con le dimensioni, abbastanza importanti: 151,8 x 74,9 x 9,85 mm con 175 grammi di peso. Il peso elevato è però giustificato dalla costruzione, con il frame interamente in alluminio – che una sensazione di notevole solidità in mano. La scocca posteriore è rimovibile per accedere al carrellino delle SIM.

OnePlus 2 introduce inoltre le StyleSwap, cover che consentono di modificare l’aspetto e il tatto del dispositivo senza alterarne la bellezza e la forma.

Sandstone Black

Bamboo

Rosewood

Black Apricot

Kevlar

Sul lato destro troviamo il pulsante d’accensione e il bilancere del volume, anch’essi realizzati in metallo – in armonia con il frame laterale, seguiti sulla parte superiore dal jack da 3,5 mm per gli auricolari e dal microfono secondario per la soppressione dei rumori ambientali. A sinistra è presente l’Alert Slider, grazie al quale potranno essere impostate le priorità introdotte con Lollipop:

Nella parte bassa sono presenti due grandi griglie – una per il microfono e una per l’altoparlante – al cui centro trova alloggiamento il connettore USB Type-C. È una connessione USB 2.0, ma comunque si potrà usare qualsiasi accessorio USB-C. Questo sfortunatamente significa che i cavi USB che già avete in casa non serviranno a nulla senza un adattatore.

Frontalmente troviamo in alto la capsula auricolare, la fotocamera da 5 MegaPixel, i sensori di luminosità e prossimità e un piccolo LED di notifica. Salta subito all’occhio il lettore di impronte digitali – posto sul tasto home; bisogna precisare che il tasto è di tipo soft-touch, dunque non un vero e proprio tasto fisico cliccabile. Al fianco del sensore biometrico trovano spazio altri due pulsanti capacitivi, che è possibile personalizzare a piacimento.

Curiosamente sono assenti NFC e ricarica rapida. È un telefono ben costruito con alcune soluzioni intelligenti e opzioni di personalizzazione che piaceranno a molti. Il design non è particolarmente innovativo ma, dopo un un po’ di diffidenza, ammetto che nel complesso sono rimasto piacevolemente colpito.

Hardware

Il processore scelto per OnePlus 2 è lo Snapdragon 810, un octa core da 1,8 GHz a 64 bit. Il Qualcomm Snapdragon 810 ha fatto discutere gli utenti durante tutta la prima metà del 2015 e, in attesa dello Snapdragon 820 nel 2016, anche OnePlus sembra essere stata costretta ad arrivare ad alcuni compromessi. Alle prese con le faccende relative al presunto surriscaldamento del chip Snapdragon 810, sembra che l’azienda cinese possa aver risolto la questione come Sony e HTC: limitandone la frequenza di calcolo a 1,8 GHz. Ma non è tutto.

Durante i test è inoltre emerso chiaramente che di rado lo Snapdragon 810 del OnePlus 2 usa tutti e otto i suoi core. Nelle operazioni che non richiedono tanta potenza, due dei core più potenti sono spentie il processore funziona essenzialmente come un 808. OnePlus non tiene sempre spenti due core, ma li accende a coppie alternate, con turni di qualche minuto. Il risultato è che durante i nostri test il processore non ha mai usato gli otto core per concludere una qualsiasi attività, che fosse la navigazione, i videogiochi o anche l’uso basilare del dispositivo.

Come tutti i telefoni diventa leggermente caldo quando lo si usa intensamente, ma mai tanto da diventare fastidioso. La parte più calda del telefono è il frame in alluminio. Le animazioni comunque sono fluide, così come i giochi, e il browser riproduce le pagine con la velocità che è lecito aspettarsi da un dispositivo con questo hardware. Spingendo al massimo il dispositivo con un multitasking intenso e con la riproduzione di video ad alta risoluzione, la temperatura non è mai andata oltre i 45°.

Introdotto il supporto per i Dual-SIM in formato nano. Wi-Fi è a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.1 completano il quadro delle connessioni. Presente il supporto all’USB OTG, ma assente la radio FM. OnePlus 2 non supporta la ricarica rapida, né quella wireless. Quanto questi elementi siano fondamentali su uno smartphone, si tratta di gusto ed esigenze personali, ma permettono di capire in che modo l’azienda sia dovuta scendere a compromessi per continuare a garantire un prezzo competitivo.

Display

OnePlus 2 è caratterizzato da un pannello da 5.5 pollici di diagonale con risoluzione FullHD 1920 x 1080 pixel, per una densità pari a circa 401 ppi. La riproduzione dei colori è naturale e i colori in sé risultano molto vivaci, compresi i neri che sono abbastanza profondi e i bianchi che sfoggiano una grande brillantezza. Gli angoli di visuale sono discreti. Buona la visibilità sotto la luce del sole; il touchesceen risulta essere molto fluido e reattivo sia in fase di navigazione che di digitazione.

La valutazione della scelta di adottare una risoluzione in FullHD piuttosto che QHD è soggettiva. Personalmente ritengo questa soluzione ottimale, in quanto consente di risparmiare batteria.

Assenti, invece, opzioni per la taratura dei colori a display.

Audio e ricezione

Il volume risulta essere alto e il suono pulito, sia dagll’altoparlante che dalla capsula auricolare. Ottima la gestione dell’audio tramite il software Audio Tuner con opzioni interessanti.

Ricezione ottima e gestione Dual-SIM buona, ma non perfetta – si spera venga migliorata con futuri aggiornamenti. Eccellente invece la gestione delle reti che permette di selezionare praticamente qualunque banda come fissa.

Software

OnePlus 2 è il primo smartphone a utilizzare OxygenOS, una ROM basata su Android 5.1.1 Lollipop e sviluppata internamente dall’azienda. OxygenOS presenta un aspetto molto simile ad Android Vanilla (Android stock, quello dei Nexus per intenderci). Doveroso dunque citare le app frutto di accordi tra OnePlus e altre società: AudioTuner e SwiftKey; nota positiva l’assenza di bloatware.

I Quick Settings in OxygenOS sono identici a quelli presenti in Android stock, ma personalizzabili cliccando un piccolo interruttore in alto a destra.

Apprezzabile il controllo dei permessi, similmente a quanto introdotto con Android 6.0 Marshmallow: la feature permette infatti di impostare permessi specifici per ogni singola applicazione – bisogna fare attenzione: bloccando il permesso sbagliato un’applicazione semplicemente non funzionerà più. Con Marshmallow, invece, le applicazioni dovrebbero essere in grado di gestire questo tipo di errore autonomamente, e sarà più facile da risolvere. Interessante la possibilità di abilitare il Dark Theme.

In diverse occasioni il telefono è andato in crash e si è riavviato; alcune app si chiudono in modo anomalo – Facebook, Fotocamera e Chrome alcuni esempi. I risultati dei benchmark sono comunque buoni: 61102 su AnTuTu; nessun problema con il multitasking.

Non aspettatevi un sistema stabile e veloce come quello offerto da Android stock, almeno nell’imminente: OxygenOS è una firmware molto interessante, ma ancora immaturo.

Fotocamera

OnePlus 2 è caratterizzato da un sensore OmniVision da 13 MegaPixel con pixel da 1,3 micron – molto più grandi rispetto alla media. L’applicazione è sostanzialmente quella AOSP ed include la gestione del flash, HDR, miglioramento dei volti e poco altro. La modalità Clear Image aumenta la nitidezza. Interessante la modalità automatica: la fotocamera mette a fuoco velocemente e lo stabilizzatore ottico fa il suo dovere. La parte sinistra dell’interfaccia permette di scorrere il dito per passare alle modalità video, panorama, slow-motion e timelapse.

I video possono essere catturati in risoluzione 4K, ma solo per un massimo di 10 minuti. Girando in 4K ho notato alcuni problemi legati alla messa a fuoco, sopratutto se il soggetto è in movimento. Fortunatamente il problema scompare se si girano video a risoluzione inferiore.

Dal tramonto in poi la qualità delle foto è discreta. La stabilizzazione ottica sembra disabilitata al buio, dunque ci vuole una mano piuttosto ferma. La messa a fuoco invece funziona molto bene anche con scarsa illuminazione.

Quella del OnePlus 2 non è sicuramente la miglior fotocamera disponibile su Android ma, in questa fascia di prezzo, è difficile trovare di meglio.

Autonomia

La batteria del OnePlus 2 ha una capienza di 3300 mAh, ottima considerando il display da 5,5 pollici FullHD. La ricarica avviene in 2 ore e 30 minuti circa; purtroppo non c’è la ricarica rapida. L’autonomia è buona, ma siamo sicuri che con futuri aggiornamenti si potrà fare meglio. OnePlus 2 mi ha comunque portato a fine giornata con quasi tutti i tipi di utilizzo intenso.

Il sistema di risparmio energetico è quello standard di Lollipop.

Conclusioni

OnePlus 2 è uno dei migliori smartphone in circolazione per rapporto qualità/prezzo. Il progetto è interessante: il sensore d’impronte digitali funziona bene, così come l’ottimo slider per cambiare la priorità delle notifiche. Anche la fotocamera è più che meritevole.

A mio parere, però, non é il flagship killer dichiarato e acclamato dall’azienda, poiché il software risulta ancora acerbo sotto alcuni punti di vista. OnePlus può certamente risolvere questi problemi, e quando lo farà potremo raccomandarlo senza remore – la base per far bene c’è. OnePlus 2 è senza dubbio un netto upgrade rispetto al suo predecessore ed è leggermente più costoso. È un ottimo dispositivo per il prezzo richiesto se siete disposti ad accontentarvi su alcuni aspetti.

OnePlus 2 è disponibile all’acquisto tramite invito su OnePlus.net al prezzo di 399 euro nella variante da 4GB di RAM e 64GB di memoria interna. Se siete impazienti, potrete acquistare OnePlus 2 da uno dei tanti rivenditori dalla Cina, consapevoli però dell’assenza della banda 20 e dunque di una ricezione LTE carente, specialmente se non vivete in una grande città.

Pro:

Contro: