Janis – storia di un vuoto prematuro

La vita e la carriera di Janis Joplin sul grande schermo: il film presentato in anteprima all’ultimo Festival di Venezia arriva in Italia. Janis ci racconterà i tormenti i dissapori e le benedizioni di un’epoca che ha attraversato trasversalmente la cultura occidentale. Nel bene e nel male


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Beccatevi questa nuove generazioni! In senso positivo ovviamente. Anzi, nel migliore dei sensi. Beccatevi questa pellicola biografica e fatene tesoro. Fatene tesoro nel bene e nel male, perchè di male, di tanto male ce n’è stato purtroppo. E mi riferisco soprattutto a quel male distillato da tutta una serie di ragioni e di modi di agire che poi ha portato alla morte Janis Joplin. È lei la protagonista di questo lungometraggio presentato in anteprima all’ultima edizione del Festival di Venezia.

Lei che ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale, principalmente in quello che può essere riconducibile al genere rock blues. Di Janis Joplin, chi l’ha conosciuta ricorda più di ogni altra cosa la voce: particolarmente graffiante. Forse come l’urlo, per molti inconcepibile, che in quegli anni una e più generazioni lanciava come protesta al mondo intero. Janis Joplin inizia la sua carriera di solista nel 1969 (aveva precedentemente suonato in altre band) e di quell’epoca, cristallizzatasi poi nel mitico Festival di Woodstock al quale anche la stessa Joplin partecipò, ne sposò in pieno gli ideali hippy con tutto ciò che ne derivò, nel bene e nel male, appunto. Da quel male ci pescò più di ogni altra cosa l’abuso di sostanze stupefacenti, che la portarono alla morte il 4 ottobre del 1970, a soli 27 anni (un’età purtroppo maledetta anche per altre morti celebri…). Janis Joplin fu ritrovata morta nella stanza di un motel di Los Angeles a causa di un’overdose di eroina.

Si intitola Janis questo lavoro cinematografico a lei dedicato e la firma alla regia è della candidata al Premio Oscar Amy Ber. La Ber mette insieme i frammenti di una vita breve e intensissima tenuta insieme grazie ai disaccordi sentimentali che, al contrario del suo talento musicale, esplodevano in disarmonie personali che inevitabilmente si alimentavano di eccessi e turbolenze varie. Tutto questo con un unico imprescindibile sottofondo: la costante musicale di una vittima sacrificale che seppe vomitare le sue eccessive maledizioni, restituendole in note benedette e, più che altro, immortali. Janis esce nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 7 ottobre. A seguire ci sono poster ufficiale in italiano e una video clip per ricordarci e rinfrancarci anima e corpo. Beccatevi questo. Prendetene e godetene. Ce lo meritiamo. È un lascito prezioso da custodire e far arieggiare. All’occorrenza.