Ci sarebbero, il condizionale è d’obbligo, ulteriori novità in casa Marvel. Non sono proprio freschissime, nel senso che qualcosa a riguardo si vocifera già da un po’ di tempo, ma comunque alluderebbero a tempi ora più o meno indicativi del prossimo autunno. La novità si chiama Gambit e, per chi non lo conoscesse , è un ennesimo supereroe Marvel conosciuto per il potere di caricare di energia biocinetica sia il suo corpo, che qualsiasi altro oggetto a portata di mano. Il lungometraggio, di cui appunto non è la prima volta che se ne parla, dovrebbe essere diretto da Rupert Wyatt e avrebbe come protagonista Channing Tatum, che fa rima con uhmmm (nel senso di poco convinto, maliziose!).
Ma chi è per la precisione Gambit, o meglio, dove collocarlo? È un mutante e in quanto tale, fa parte per certi versi della famiglia allargata degli X-Men. Lui è sicuramente un figlio di buona donna perché nasce come una sorta di malandrino: scaltro nel propinarsi affari non troppo leciti e altrettanto agile nell’ingannare, sia la fiducia di compagni di avventura, che il cuore di belle ragazze nelle quali non di rado incappa. Della pellicola che dovrebbe riguardare questa ennesima costola della Marvel, si dice in giro che avrà un budget intorno ai 155 milioni di dollari e che dovrebbe cominciare a girarsi il prossimo ottobre (per poi magari vedere la luce nello stesso ottobre del prossimo anno), prevalentemente in Lousiana.
Gambit potrebbe essere introdotto, ma anche queste sono supposizioni, da un cameo nel prossimo episodio di Wolverine o anche nella pellicola dedicata a Deadpool. Fatto sta che la stessa cifra, che sembrerebbe appunto alludere al budget impegnato, starebbe ad indicare intenzioni da parte della Fox sicuramente serie ed impegnative: in altre parole, la chiara volontà di provare a creare un nuovo franchise trainante e di successo. Vedremo se e quali pieghe prenderanno queste voci. Di sicuro c’è il fatto che Gambit, nonostante possa essere considerato non proprio una figura conosciutissima e di primo piano, detiene sicuramente un fascino indiscutibile, correlato alla sua personalità non proprio da soldato disciplinato. Una sorta di ribelle positivo, pronto a sovvertire le buone regole di qualsiasi gruppo di supereroi disciplinato. Insomma un buono che però non è definibile proprio come un angioletto. Sicuramente non tarderebbe ad avere presa in un pubblico giovanile.