Oltre il Samsung Galaxy Note 5: l’azienda prepara una rivoluzione hardware

La tecnologia non conosce presente: il futuro lo si costruisce subito

uscita Samsung Galaxy S6

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Il Samsung Galaxy Note 5 sarà protagonista all’IFA 2015 di Berlino, non sicuramente prima. Così come dichiarato dal CEO dell’azienda, Shin Jong-kyun, non c’è possibilità che la presentazione del phablet di quinta generazione possa venire anticipata, anche solo di qualche settimana. La tradizione resta tradizione, su questo non si discute (programmare un evento in pieno agosto, tra l’altro, sarebbe un vero e proprio azzardo).

Oggi ci ricolleghiamo al device per un report salito agli onori della cronaca per via di EETimes. Secondo la fonte, la società asiatica darà il via alla produzione dei chip con processo a 10nm solo nell’ultima parte del 2016, per significativi plus dal punto di vista di dimensioni, prestazioni e consumi. Proprio come nel caso dell’Exynos 7420 (il SoC che spinge Galaxy S6 e S6 Edge), anche quest’ultimo chipset dovrebbe sfruttare il FinFET.

Questo dei processori a 10nm dovrebbe tradursi in un ulteriore passo in avanti verso l’ottimizzazione generale dell’hardware attuale. Anche TSMC si sta progressivamente avviando in questa direzione, così come probabilmente anche Apple, visto che proprio Samsung dovrebbe essere chiamata a produrre in massa il maggior numero di processori A9 (nel caso della mela il discorso sarebbe rimandato al 2017).

Naturalmente, l’argomento esula dal Samsumg Galaxy Note 5, che dovrebbe montare sotto il cofano un Exynos 7422 a 14nm (una soluzione all-in-one con processore, scheda grafica, ram, storage e modem sullo stesso chip). Il processo produttivo a 10nm è relativo ad un futuro ancora più lontano, cui il Samsung Galaxy Note 5, per forza di cose, non può appartenere.