Torniamo a parlare di iPhone 6S, questa volta, però, con accezione non troppo positiva, almeno sulla carta. Stando a quanto scritto su Weibo da Kevin Wong, Chief Executive per IHS China, il prossimo melafonino potrebbe sì integrare un sensore posteriore da 12 MP (ricordiamo che quello attuale risulta ancora fermo agli 8, restituendo comunque immagini di non trascurabile qualità), ma con pixel ben più piccoli. Tutti sappiamo che una decisione del genere ridurrebbe drasticamente la sensibilità alla luce del device.
Il risultato? Foto con maggiore risoluzione, chiaro vantaggio, e qualità nettamente inferiore in condizioni di scarsa luminosità (eventuale pecca da non sottovalutare). Una scelta di questo tipo andrebbe, inoltre, in netta controtendenza con la campagna sbandierata oggi per iPhone 6, quella secondo cui non è la quantità di pixel che conta, bensì la loro grandezza (più ampi sono, più luce saranno in grado di catturare).
Che ne sarà degli 1.5 micron tanto sponsorizzati? A conti fatti, non è ancora chiaro cos’abbia in mente la mela morsicata per quel che riguarda il fantomatico iPhone 6S, il resto sono solo speculazioni. Al momento, sappiamo solo che l’azienda si sta mobilitando per realizzare una qualche nuova tecnologia di scatto, così come dimostra anche l’acquisizione della LinX (società israeliana che trova la propria specializzazione nella fotografia).
Ammesso e non concesso la fotocamera di iPhone 6S vedrebbe realmente ridotti le dimensioni dei pixel, Apple potrebbe anche decidere di adottare sensori più potenti, od anche un meccanismo di post-produzione che sappia compensare il tutto. Per ora non possiamo sbilanciarci oltre, staremo a vedere cosa succederà.