Giungono nuove indiscrezioni sul nuovo smartphone di casa Samsung, il Galaxy S6 Active, e questa volta riguardano le specifiche tecniche del dispositivo, che si propone di essere una valida alternativa per chi è scontento della tradizionale serie S6.
Il Galaxy S6 Active ci è già stato mostrato qualche giorno fa grazie ad alcuni render che sono stati diffusi sul web dal solito leaker @evleaks e, a quanto pare, dovrebbero corrispondere a quello che sarà l’aspetto ufficiale del terminale. Oggi, invece, riusciamo a sapere qualcosa di più sulle sue caratteristiche tecniche, nello specifico notizie che riguardano l’hardware del telefono, in parte superiore al normale Galaxy S6.
Certo, anche in questo caso non si tratta ancora di notizie ufficiali, ma considerato che negli ultimi tempi l’universo dei rumor si fa sempre più attendibile e le informazioni trapelate quasi sempre corrispondono a quella che sarà la realtà, possiamo essere fiduciosi che anche in questo caso non siamo così lontani dal vero.
Dalle indiscrezioni sembra che il Samsung Galaxy S6 Active avrà un display da 5.1 con tecnologia Super Amoled e risoluzione QHD, per uno schermo che, se sarà confermato, sarà in linea con molti altri top di gamma. Per quanto riguarda il comparto fotografico, la fotocamera posteriore dovrebbe essere da 16mpx, mentre dell’anteriore non si sa ancora niente, ma dovrebbe essere adeguata alle esigenze di chi vive di “selfie”.
Il processore dovrebbe essere un modello Exynos 7420 octa-core, potente abbastanza da far girare anche le applicazioni più pesanti. La batteria sarà da 3500mAh, ma questa informazione fu diffusa anche qualche giorno fa, con la novità relativa al fatto che sarà finalmente removibile. Di certo un passo in più rispetto al Galaxy S6, sia perché garantirà una durata maggiore, sia perché sarà estraibile.
In ultimo, il sistema operativo sarà Android Lollipop. Sulle date di uscita non si sa ancora nulla, molto probabilmente il Galaxy S6 Active sarà commercializzato prima sul territorio americano per poi arrivare in Europa e, si spera, anche in Italia.