Sette motivi per preferire lo Xiaomi Mi Note Pro al Nexus 6

Il cinese capace di dare una bella lezione al googlefonino


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Lo Xiaomi Mi Note Pro a breve invaderà anche la scena italiana, rubando lo scettro, tra gli altri, al Nexus 6, che già di suo non ha raccolto chissà quali consensi. Proviamo a vedere le cose dalla parte del terminale cinese, per bene capire se converrà davvero puntarci.

Dalla sua, lo Xiaomi Mi Note Pro ha sicuramente la qualità costruttiva, che culmina in una cover posteriore in vetro 3D, piuttosto curvo lungo i bordi, a differenza del Nexus 6, interamente realizzato in plastica.

Ci sarebbe poi da prendere in considerazione anche lo spessore, di appena 6.95 mm sul device cinese, e di circa 10.1 mm a bordo del googlefonino.

Parliamo poi del processore: sotto al cofano del primo batte potentissimo lo Snapdragon 810, che porta le prestazioni ad un altro livello rispetto al secondo, ancora fermo allo Snapdragon 805.

Una bella discriminante è anche la memoria RAM, da ben 4 GB a bordo dello Xiaomi Mi Note Pro (quella del Nexus 6 si ferma a 3, sicuramente sufficienti, almeno per il momento).

Come se non bastasse, il device cinese gode del supporto dual sim, un’opzione sicuramente utile a chi è costretto a portarsi sempre dietro due smartphone per l’esigenza di avere due numeri diversi. Perché scomodarsi tanto quand’è possibile avere solo un ingombro? La caratteristica è assente sul googlefonino.

Il primo vanta anche la connettività LTE Cat.9, che consente una velocità di trasferimento pari a 450 Mbit/s in download e 100 Mbit/se in upload. Il secondo si ferma all’LTE Cat.6 (300 Mbit/s in download e 50 in upload).

Infine, una piccola grande nota sul prezzo dei due: lo Xiaomi Mi Note Pro ha ufficialmente un costo di circa 450 euro, che purtroppo potrebbe salire in virtù delle spese di importazione vigenti nel nostro territorio (speriamo vivamente di no). Il listino del Nexus 6, in ogni caso, non è da meno: 649 e 699 rispettivamente per i tagli da 32 e 64 GB.