The Interview – cancellata la premiére; cancellato (forse) per sempre da qualsiasi altro tipo di distribuzione!

La notizia certa è che la prima programmata per il 25 dicembre a New York non si terrà. Nel frattempo sembrerebbe che la Sony abbia intenzione di eliminare del tutto la distribuzione, sotto qualsiasi forma, del tanto chiacchierato e controverso film. In ogni caso, al di là della presunta bontà del prodotto (discutibile alquanto), si profila una sconfitta eclatante per ciò che in qualche modo è collegato ad un concetto fondamentale in qualsiasi contesto civile, al di là di qualsiasi ideologia e di qualsiasi credo: qualcosa definibile come libertà di espressione.


INTERAZIONI: 7

Questa è una notizia che forse si sta sottovalutando, ma che credo farà molto scalpore. Perché al di là di ciò che è stato deciso, il fatto crea un precedente che potrebbe dare adito a episodi di emulazione simili, nel contesto e nell’oggetto. Ricapitolando: The Interview, di cui ci siamo occupati in più di un’occasione (l’ultima volta qui), è un lungometraggio diretto da Evan Goldberg e Seth Rogen, con protagonisti lo stesso Seth Rogen e James Franco. Il film da tempo sta facendo discutere per la sua trama. In breve: un giornalista famoso e il suo produttore hanno l’occasione di intervistare Kim Jong-Un, dittatore della Corea del Nord, ma la cosa attrae anche la CIA che ordina loro di uccidere il leader politico. Ora, dopo gli ultimi attacchi informatici ad opera del gruppo denominatosi Guardians of Peace nei confronti della Sony ( e tutto ciò che ne è derivato), la stessa Major ha deciso di cancellare l’uscita del film fissata per il 25 dicembre a New York: il Landmark Sunshine, cinema dove avrebbe dovuto svolgersi l’evento, ha annullato il tutto dichiarando i suoi timori per le minacce di questi giorni (si è arrivati addirittura ad evocare un altro 11 settembre); il suo esempio è stato seguito a ruota da numerosi altre sale di proiezione, che hanno cancellato il film dalla loro programmazione.

Ma non è tutto. Secondo quanto scrive Deadline, il film sarebbe stato cancellato del tutto e definitivamente dalla distribuzione: in altre parole, non uscirà mai né al cinema, né on line (come si era ipotizzato), né in home video! Se confermata la notizia di per sé sarebbe abbastanza grave e non solo per la sconfitta subita ad opera di presunti terroristi, nemmeno per il clamore della vittoria di un ricatto, ma per l’opera di proselitismo che potrebbe involontariamente innescare. La visibilità di un qualsiasi gruppo di azione, unita alla potenza micidiale (in senso lato) di un attacco, avrebbe in tal modo trovato sicuramente un’ulteriore nuova potenziale strategia sfruttabile. Insomma, parlandoci chiaramente, quanti film che sforna Hollywood offendono i valori di integralisti di varie religioni e urtano i sentimenti di chi è profondamente anti-occidentale?!

I conflitti di varia natura (non ultimi quelli tipicamente classificabili come atti terroristici), che sotto vari modi e aspetti si stanno riproponendo da un po’ di anni a questa parte, hanno sicuramente una matrice comune di base, che vede nell’Occidente (ci sarebbero da precisare molte cose da un punto di vista storico, filosofico, etc. su questo termine, ma ovviamente non è questa la sede idonea…) il comune nemico assoluto e assolutista da annientare. Concludendo: non credo che le minacce piovute all’indomani della premiere di The Interview siano da sottovalutare, ma idonee misure di sicurezza e di prevenzione da prendere in considerazione, alternative alla cancellazione della programmazione, probabile che avrebbero potuto essere quanto meno studiate. In fondo, in qualche modo, è in gioco la paura: è forse lei l’arma più temibile e insidiosa in possesso ai presunti terroristi. Se vince lei, perdiamo tutti.