C’è odore di Oscar per Selma, il primo biopic realizzato per il cinema sulla figura di Martin Luther King. La pellicola, che uscirà negli Usa a partire dal 25 dicembre e che inizierà il tour delle sale italiane il prossimo 12 febbraio, ha infatti portato a casa cinque candidature agli Independent Spirit Award e ben quattro nomination ai Golden Globe. Una di queste ultime è andata alla regia, curata da Ava DuVernay, che diventa così la prima donna afroamericana a entrare nelle shortlist. La regista potrebbe anche essere la seconda donna in tutta la storia dell’Accademy ad aggiudicarsi la statuetta, dopo Kathryn Bigelow.
La pellicola è incentrata sulle marce per i diritti civili degli afroamericani del 1965 guidate, appunto, da Martin Luther King, interpretato da David Oyelowo. Si tratta di quelle manifestazioni nate dai movimenti per il diritto di voto a Selma, in Alabama, che portarono Lyndon Johnson a firmare il Voting Rights Act, documento che garantiva il diritto di voto al di là di ogni discriminazione razziale.
Selma è stato prodotto da Oprah Winfrey e Brad Pitt ed ha dalla sua un budget di 20 milioni di dollari. Tanto storico quanto attuale, questo biopic arriva a conquistarsi una fetta della riflessione che gli States stanno facendo attorno ai fatti di Ferguson, dopo l’omicidio del diciottenne afroamericano Michael Brown per mano di un agente della polizia. Forse un uovo capitolo di razzismo, contro il quale nuovi movimenti stanno alzando la testa in tutti gli Usa e che riportano inevitabilmente in primo piano il ricordo delle lotte di Martin Luther King, negli anni in cui più di duemila afroamericani lo seguirono attraverso le 54 miglia di marcia non violenta da Selma fino a Montogomery.
Il trailer di Selma:
http://youtu.be/x6t7vVTxaic