Batteria Nexus 5 ai massimi storici: a breve la svolta

Il googlefonino di attuale generazione non ha nulla da temere: l'autonomia non sarà più un problema


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Il Nexus 5 è un device ancora favoloso, fatta eccezione per qualche pecca, però risolvibile in un prossimo futuro. Tra queste, la durata della batteria, che in alcuni casi prende a consumarsi voracemente, senza che l’utente possa in qualche modo intervenire per salvaguardare l’autonomia.

Le cause di quanto sopra detto sono in grossa parte da attribuire al processo ‘mm-qcamera-daemon’, che prende a consumare batteria in background comportandosi in maniera a dir poco anomala (non può essere arrestato). Google è ben cosciente del problema, ed ha già promesso una correzione che possa sradicarlo in via definitiva. Purtroppo, però, finora gli sforzi fatti non sono sembrati abbastanza (Android 4.4.3 aveva tamponato un po’, ma non del tutto), dal momento che il Nexus 5 (ed in piccola percentuale anche altri Android) continua a soffrire del difetto.

In ogni caso, pare che le cose potranno risolversi in toto con l’arrivo di Android Lollipop (previsto a partire dal 1 novembre). Nel bug tracker dell’Android Open Source, il processo mm-qcamera-daemon che affligge il Nexus 5 è stato spuntato, cosa che sta a significare che la soluzione è pronta, già bella ed apparecchiata, ed inclusa nella prossima major-release dell’OS mobile di Big G.

Non è tutto: ti ricordiamo che Android L è votato anche al Project Volta, un meccanismo che permetterà di spendere solo il quantitativo energetico necessario, senza sprechi. Grazie all’API JobScheduler, le richieste delle applicazioni, una volta richiamato il dispositivo dal deepsleep, verranno gestite in automatico, in base alla situazione corrente, così da attingere lo stretto indispensabile dalla carica residua (per esempio, se non c’è connessione alcuna, non verranno processate le richieste di trasmissione dati). Speriamo che i risultati siano tangibili a bordo di Nexus 5 nell’uso quotidiano.