No all’eterologa. Temo affari ed effetto Abramo

Ma esiste davvero un diritto a diventare genitori? Un figlio a tutti i costi, magari su misura, garantisce davvero la felicità delle coppie e del nascituro. Sono contrario alla fecondazione eterologa: dietro il progresso della scienza e tante nobili intenzioni si agitano anche molti speculatori interessati solo a guadagnare denaro e popolarità a scapito delle coppie che non riescono ad avere figli. E poi temo l'effetto Abramo: dice di figli dello stesso donatore/padre biologico che potrebbero anche innamorarsi ed inconsapevolmente metter al mondo figli tra fratelli

Ma davvero un figlio con la fecondazione eterologa garantisce la felicità?

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Sono profondamente contrario alla fecondazione eterologa. Rispetto il desiderio ( e non vedo come possa considerarsi un diritto) di diventare genitori ma non credo che la fecondazione eterologa possa assicurare la felicità della coppia e soprattutto del bambino.

Assisto con orrore a questa corsa italiana alla fecondazione eterologa – a colpi di sentenze di tribunale – in assenza di regole precise e ferree disposte dal Parlamento.
Non mi piace che la fecondazione eterologa – praticata in altri paesi – sia considerata un simbolo di progresso e modernità. Temo fortemente che dietro tanta frenesia, oltre alle nobili intenzioni di alcuni, ci siano anche enormi interessi di speculazione economica ché una fecondazione eterologa costa un botto di soldi e garantisce lauti guadagni a medici spericolati che, ad esempio, non esitano ad impiantare ovuli fecondati nell’utero di donne sessantenni.

Quanta sofferenza c’è dietro il figlio a tutti i costi che la fecondazione eterologa promette, magari con adeguata selezionate di spermatozoi ed ovuli per garantirsi un figlio su misura. Le stesse linee guida approvate dalla Conferenza delle Regione stabiliscono dei criteri di selezione tra spermatozoi ed ovuli senza discostarsi molto dalla tentazione del figlio su misura. Siamo davvero convinti che questo sia buono e giusto ? Siamo davvero convinti che esista un diritto a diventare madre o padre ? Ed allora dovremmo anche aver diritto ad esser alti piuttosto che bassi.

Parere personalissimo. Da uomo e da marito non saprei accettare l’idea che la vita( che merita rispetto e tutela ) nel grembo di mia moglie sia stata concepita dal seme di un altro uomo. E non so se mia moglie potrebbe accettare nel suo utero l’ovulo di un’altra donna da me fecondato.
Quanto ci vuole, in una discussione familiare, a rinfacciarsi l’un l’altro di non esser stato/a capace neanche di fare figli ? Quanto ci vuole a mollare un figlio che non sarà mai sangue del proprio sangue ? E’ già successo che il frutto della fecondazione eterologa sia stato rifiutato perché “difettoso”.

Preoccupazione sociale. E poi temo l’effetto Abramo. Decine, centinaia, migliaia di bambini con un unico padre. Altro che rischio teorico, in assenza di regole certe sulla tracciabilità dei donatori di sperma è un pericolo concretissimo ed immanente se penso alla superficialità con la quale sono state scambiate le provette all’Ospedale Pertini di Roma.

La donazione dovrebbe esser unica ed irripetibile, altro che limite di dieci. Altrimenti succederà che in un futuro neanche troppo remoto figli e figlie inconsapevoli di uno stesso padre biologico e di una madre diversa potrebbero incontrarsi, innamorarsi e metter a loro volta al mondo figli di fratelli con conseguenze genetiche devastanti. Non è fantascienza ma la realtà di una questione delicatissima come la fecondazione eterologa che va affrontata con grande prudenza e discernimento avendo come unici punti di riferimento il benessere della coppia e dei bambini non le bandiere ideologiche o i progressi di una scienza talvolta manipolati da incontrollabili apprendisti stregoni.