Confermato il primo difetto di Samsung Galaxy Alpha

Il primo Galaxy in metallo fortemente penalizzato da una scelta aziendale


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Il Samsung Galaxy Alpha al momento della presentazione ha subito mosso qualche critica, in particolar modo circa la capacità della batteria, di soli 1860 mAh (uno standard ormai superato).

L’azienda sudcoreana aveva insistito col dire che non c’era motivo di preoccuparsi a riguardo, in quanto il telefono si presenta equipaggiato con un SoC Exynos 5430 octa-core altamente ottimizzato con processo produttivo al di sotto dei 20 nm, un display SuperAMOLED di ultima generazione, tra l’altro contraddistinto da una risoluzione HD a 720p (relativamente bassa e quindi richiedente poche risorse).

I test portati avanti da Gsmarena.com confermano che, nonostante l’ottimizzazione apportata, la batteria del Samsung Galaxy Alpha mostra evidenti lacune. I dati rilevano i seguenti valori: 13.20 ore in conversazione 3G, 8.25 in navigazione web e 8.05 in riproduzione video, ed il raggiungimento di 52 ore in prova mista, contro le 72 registrate da Galaxy S5 e S5 Mini.

In valore assoluto, il risultato non è malvagio, ma lo diventa in rapporto ai dispositivi concorrenti, molti dei quali lo superano in scioltezza, nonostante siano stati commercializzati anche diverso tempo fa (l’Xperia Z1 Compact, ad esempio, ha totalizzato 65 ore. iPhone 5 e 5S si aggiudicano un giudizio di 51-54 ore, perfettamente in linea con quello del Samsung Galaxy Alpha, che tuttavia dovrà vedersela con iPhone 6, che a propria volta potrebbe migliorare lo score, e batterlo con facilità.

Insomma, vero è che per ottenere un dispositivo tanto snello (spesso 6.8 mm) era necessario fare qualche rinuncia, ma fatto sta che l’azienda avrebbe fatto meglio a riconsiderare la sua scelta, potenziando, anche solo di un po’, la batteria del Samsung Galaxy Alpha.