Ecco perché è sbagliato comprare il Samsung Galaxy Note 2

Il phablet di seconda generazione non è più un pezzo pregiato: ecco perché è meglio lasciarlo perdere


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Stai pensando di comprare il Samsung Galaxy Note 2, ma non sai se la scelta ti premierà a lungo andare? Proviamo ad analizzare insieme le conseguenza di un acquisto del genere, in questo preciso momento storico. Innanzitutto, partiamo col dire che il phablet di seconda generazione ha ricevuto, o comunque sta ricevendo (manca ancora a bordo dei serigrafati Tim), l’aggiornamento ad Android 4.4.2 KitKat, che potrebbe anche essere l’ultimo update a conclusione del suo ciclo vitale.

Dopo di che, con ogni probabilità, l’azienda sudcoreana metterà un punto deciso al supporto software destinato al Samsung Galaxy Note 2, al quale verranno riservati, di tanto in tanto, solo piccoli bugfix migliorativi, e nulla più. Purtroppo, bisogna togliersi dalla testa l’idea che il GT-N7100 riceva Android L, release destinata strettamente ai dispositivi più attuali, che rivoluzionerà senz’altro l’esperienza utente a più livelli, e per questo dunque molto ambito.

Al contrario, l’aggiornamento potrà essere scaricato ed installato, quando disponibile in autunno, a bordo del Samsung Galaxy Note 3, erede naturale del Samsung Galaxy Note 2, e dal prezzo attuale tutt’altro che proibitivo. Il phablet di terza generazione risulta adesso acquistabile a 399 euro sul noto e-commerce Techmania, cifra di poco superiore alla media prezzo del GT-N7100, reperibile intorno ai 300 euro.

Se poi consideriamo che la data di presentazione del Samsung Galaxy Note 4 si avvicina sempre più e che conseguentemente il costo del Samsung Galaxy Note 3 calerà a propria volta per risultare ancora appetibile, la risposta alla domanda iniziale è presto servita. Molto probabilmente, non è più il caso di acquistare il Samsung Galaxy Note 2.