Dopo la Bibbia il cinema pesca dall’Odissea di Omero

La Warner Bros avrebbe in programma la trasposizione cinematografica del capolavoro senza tempo avvalendosi della regia di Fedor Bondarchuk (Stalingrad)


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Magari nel leggere questa notizia qualche studente balzerà sulla sedia. Qualcuno probabilmente per la gioia, altri forse per lo stupore e il timore di veder coadiuvata la materia da studiare in questione, con l’apporto di nuovo materiale didattico. Eh si perché i miei ricordi verso questa fantastica opera si perdono, come suol dirsi in questi casi, nella notte dei tempi, quando l’Odissea era materia di studio dell’Epica e, al di là del piacere di leggerla, c’era pur sempre l’angoscia dello studio e della fatidica interrogazione.

Ad ogni modo questa notizia fa molto rumore, e non solo per il fatto in sè, ma soprattutto per il fattore, di non poco conto, che a portare sul grande schermo l’Odissea sarebbe la Warner Bros. L’idea della major sembrerebbe essere quella di affidare la direzione del kolossal a Fedor Bondarchuk. Probabile che abbia volto a suo favore il riscontro positivo di Stalingrad il suo ultimo lavoro cinematografico. L’idea sinceramente non dispiace, ma c’è un pericolo dietro l’angolo, ossia quello che non si tratti di un singolo film. Il mio timore è  che con tutto il materiale a disposizione si stia già pensando a un probabile franchise, con inevitabile e conseguente snaturamento/attualizzazione dei protagonisti.

Va precisato che, ovviamente, non è la prima volta che la grande opera di Omero viene portata al cinema. Basti pensare che il primo lungometraggio cinematografico dedicato all’Odissea vide la luce nel 1911, con la regia di Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan. Ci fu poi, per esempio, lo sceneggiato tv di Franco Rossi mandato in onda nel 1968, e replicato nel 1997 dalla serie tv di Andrej Končalovskij prodotta da Francis Ford Coppola.

Ad ogni modo, reale o meno la notizia, complice l’enorme progresso delle tecnologie inerenti gli effetti speciali, che sicuramente portano valore aggiunto alla descrizione di scenari epici dai tratteggi spesso fantasy, questo nuovo passaggio Hollywoodiano sembra inevitabile. Negli anni scorsi si sono già avute escursioni in testi epici con ad esempio il Troy di Wolfgang Petersen a serrare le fila, o il recente Noah e il prossimo Exodus che hanno attinto dalla Bibbia, o altri progetti in cantiere come ad esempio quello sulla Divina Commedia.