Ottimo LG G3, ma spuntano i primi disagi relativi al display

Il display del portabandiera asiatico non è perfetto come potrebbe sembrare al primo sguardo


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Difficile trovare punti deboli ad LG G3, che mette d’accordo un po’ tutti. Il top di gamma coreano ha finito col conquistare anche l’utente più scettico, forte del display QHD da 5.5 pollici, che occupa quasi tutta la superficie frontale del terminale. Tuttavia, è comunque lecito precisare che il telefono non è esente da difetti, anche se minimi. Oggi intendiamo parlartene candidamente, senza per questo voler influenza la tua scelta.

Va subito detto che per accrescere la nitidezza del pannello, gli ingegneri del brand asiatico sono ricorsi ad alcuni artifizi di natura software, che possono produrre, in talune circostanze, degli strani ‘aloni‘ intorno ad icone e lettere. Inoltre, LG G3 confrontato al Samsung Galaxy S5 risulta molto meno leggibile all’aperto.

Data la scarsa luminosità sotto diretta esposizione solare e l’estrema riflettenza (442 nits di S5 contro i 376 di LG G3), qualche sforzo in più è richiesto per una corretta visualizzazione. Allo stesso modo, il rovescio della medaglia è impietoso: ridotta al minimo, la luminosità del display integrato in LG G3 risulta ancora piuttosto alta, rendendo poco confortevole il suo utilizzo al buio (2 nits di S5 contro 9 di LG G3).

A tutto questo, poi, aggiungiamo la recensione pubblicata qualche ora fa sul portale Phonesreview.co.uk, secondo cui lo schermo QHD del telefono risulta troppo poco naturale perché la tecnologia possa definirsi finalmente acquisita e lavorata come le si compete. Benché si tratti di disagi minimi e non certamente imprescindibili ai fini dell’acquisto, risulta comunque strano apprendere che diversi siano i difetti legati al display di LG G3, che in realtà si configura come il suo vero punto di forza. Tu come la vedi?