Meno due giorni ad Android 4.5: conseguenze su Nexus 5

Con il prossimo update il googlefonino potrebbe soffrire di un fattore da non prendere sotto gamba


INTERAZIONI: 7

Da qualche giorno le carte in tavola per Nexus 5 sono state letteralmente stravolte, visto anche l’arrivo improvviso di Android 4.4.4, versione OS che ha colto tutti di sorpresa, e resasi necessaria per la correzione di un importante bug OpenSSL, che sarebbe potuto divenire pericoloso per la sicurezza degli utenti.

Oggi, però, vogliamo parlarti di Android 4.5, la vera grande novità molto probabilmente presentata a margine del Google I/O, che aprirà i battenti mercoledì 25 giugno. La release introdurrà su Nexus 5 e tutti gli altri dispositivi Android abilitati uno spartiacque importante, dal momento che renderà effettivo di default l’utilizzo di ART in luogo di Dalvik (la modifica era stata aggiunta a partire da Android 4.4, disponibile soltanto a fini di sviluppo).

Dalvik, che utilizza il compilatore JIT (just-in-time), funziona secondo questo meccanismo: le applicazioni sono compilate solo in parte dai developers, col codice gestito ogni volta da un interpreter apposito quando venivano lanciate sui vari device. Il processo, dunque, richiedeva maggiori risorse, e più tempi di esecuzione.

Adesso con la nuova runtime, che lavora con AOT (ahead-of-time), la compilazione del codice avviene per intero durante l’installazione delle applicazioni, col risultato che tutto funzionerà con grande velocità, e la penalizzazione di un maggiore ingombro sullo storage interno di smartphone e tablet.

In tal modo, miglioreranno notevolmente velocità di esecuzione, gestione RAM, multitasking e durata della batteria, a scapito naturalmente dello spazio di archiviazione. Il Nexus 5, che non gode nemmeno di uno slot microSD per l’espansione, ne uscirà molto colpito? Lo scopriremo più avanti.