The Wolf of Wall Street, recensione


INTERAZIONI: 7
The Wolf of Wall Street recensione
The Wolf of Wall Street recensione

The Wolf of Wall Street è l’ultimo film di Martin Scrosese ma è anche l’ultimo film in ordine cronologico ad arrivare nelle nostre sale in cui vengono mostrati i vari lati bui del popolo statunitense. E manco a dire che l’ispezione è relativa a un periodo storico perchè solo aggiungendo The Counselor e American Hustle tagliamo una bella fetta di anni a stelle e strisce.

Mi chiedo cosa avrebbero detto quei personaggi pubblici nostrani capaci di criticare La Grande Bellezza per motivi affini, se fossero stati dall’altra parte dell’oceano.

Forse non molto, almeno su questo, dato che è basato su una storia vera. The Wolf of Wall Street infatti, tratto dalla biografia di Jordan Belfort, ci racconta l’ascesa e la caduta di un broker che riuscì a guadagnare 49 milioni di dollari in un solo anno. In che modo ce lo raccontano le circa tre ore di pellicola (una lunghezza che ha influito sul Box Office Usa arrivato a circa 90milioni di dollari), e uno straordinario  Leonardo DiCaprio, capace di mostrarci ancora una volta una pelle diversa. Interpretazione  questa che gli è valsa un Golden Globe e una nomination all’Oscar.

Una nomination che però accompagna quelle per il Miglior Film, la Miglior Regia, la Miglior Sceneggiatura non originale, e infine quella per il Miglior Attore non protagonista a Jonah Hill, che evidenzia come sia in realtà tutto il cast a funzionare alla grande. Se Matthew McConaughey avesse avuto una parte più corposa ad esempio, un’altra nomination non gliel’avrebbe tolta nessuno.

Tutti d’accordo dunque? No, perchè The Wolf of Wall Street ha diviso la critica Usa. Ma credo che quelli a cui il film non è piaciuto hanno forse cercato nell’opera di Scorsese, o meglio gliel’hanno appiccicati, degli obiettivi e dei risvolti a cui la pellicola non ambisce.

The Wolf of Wall Street è nelle nostre sale da giovedì 23 gennaio, il trailer lo trovate qui.