America’s Cup, il nuovo catamarano killer uccide Simpson (video)


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incidente Simpson
L’Artemis capovolta

Dopo le numerose polemiche sulla sicurezza dei nuovi catamarani dell’America’s Cup, è successo l’irreparabile. Ha perso la vita in allenamento Andrew Simpson, 36enne della Artemis Racing che concorre per la vittoria finale della più prestigiosa competizione velistica. L’inglese e rimasto schiacciato sotto il suo catamarano dopo che si era ribaltato nel corso di un allenamento nelle acque di San Francisco. L’imbarcazione, la gigantesca Ac72 introdotta dopo le pressioni di Oracle un altro team del circuito, ha “scuffiato” come si dice in gergo, e si è ribaltata su se stessa intrappolando sotto di sé lo sportivo.

http://youtu.be/KRe8C3EJHno Subito sono arrivati i soccorsi dai gommoni di sicurezza, due introdotti vista la pericolosità delle nuove barche, ma non c’è stato niente da fare. Sono stati troppi i quasi quindici minuti che ci sono voluti per liberare Simpson che non c’è l’ha fatta a resistere. Portato sulla spiaggia, sono continuati i tentativi di rianimazione con massaggio cardiaco ma senza risultati. Simpson è stato due volte medaglia olimpica: argento a Pechino 2008 e oro a Londra 2010. Era uno dei velisti più esperti del circuito e lascia la moglie, direttrice sportiva della sua squadra, e un figlio piccolo.

Era soprannominato “Bart” e la sua morte ha addolorato tutta la famiglia di sportivi dell’America’s Cup. Ma soprattutto ha posto l’ennesimo interrogativo sulle nuove imbarcazioni e sui sistemi di sicurezza finora utilizzati. Oltre ai gommoni di soccorso, gli atleti indossano anche dei caschi e protezioni, oltre che una piccola bombola d’ossigeno, ma nonostante in difficoltà sia andato uno dei più esperti del circuito l’incidente gli è stato fatale.