Razza Bastarda, buona la prima


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Razza Bastarda, buona la prima
Razza Bastarda, buona la prima

In un dialogo con il celebre scalatore Pietro Dal Pra, donatore di midollo osseo, Erri De Luca scherza dicendo che chi lo ha ricevuto è stato due volte fortunato, perchè ha ricevuto pure un midollo di quelli buoni. E sicuramente anche quello ricevuto in eredità da Alessandro Gassmann non è male.

Non che ancora ci fosse bisogno di scomodare collegamenti di razza con Vittorio Gassmann, ma l’intenso debutto alla regia di Alessandro, porta in scena proprio il rapporto tra un padre e un figlio e la proiezione di uno sull’altro. Un padre che non vorrebbe trasmettere a suo figlio, il gene, forse acquisito, della delinquenza, ma donargli un futuro migliore. La storia è quella di Roman, un rumeno migrato in Italia da trent’anni la cui vita è finita per essere contrassegnata dalla delinquenza e dallo spaccio di cocaina, il cui desiderio però, è quello di riuscire ad allontanare suo figlio Nicu da quel mondo, ed evitare gli errori già commessi dal genitore.

Razza Bastarda, tratto dallo spettacolo teatrale Cuba and this Teddy Bear di Reinald Povod, beneficia di un bianco e nero e di una fotografia che contribuiscono al tentativo di portare sul grande schermo una realtà scenica come quella che si può percepire grazie al palco, ma difetta probabilmente nell’espressione dei personaggi, che tendendo alla caricatura, vanno ad intaccare proprio quell’aspetto.

Roman è interpretato da Alessandro Gassman, mentre il ruolo del figlio Nicu è toccato a Giovanni Anzaldo. Nel cast anche Michele Placido e la modella Madalina Ghenea ma una menzione speciale va sicuramente a Nadia Rinaldi, la cui presenza sullo schermo è scarsa ma quando c’è lascia il segno.

Razza Bastarda arriva nelle nostre sale giovedì 18 aprile.
Il trailer lo trovate qui.