La Xbox 720 potrebbe richiedere una connessione ad Internet sempre attiva per poter lanciare e riprodurre giochi ed applicazioni.
La voce, che correva velocissima sui circuiti informatici da qualche ora, è stata in qualche modo confermata da Adam Orth, uno dei direttori creativi dell’azienda, che su Twitter ha zittito le polemiche dei consumatori, invitandoli a non lamentarsi.
I feedback di risposta a tali affermazioni sono stati negativissimi, tanto che Microsoft è stata costretta ad intervenire per placare gli animi tramite una nota ufficiale pubblicata sul blog della Xbox Community da Larry Hryb. Il manager ha chiesto scusa pubblicamente, precisando che Orth non è un portavoce della società, e che i suoi pensieri personali non rispecchiano assolutamente gli ideali e l’approccio che la stessa intende intrecciare con gli utenti.
Nel frattempo, però, pare proprio che la nuova Xbox 720 possa confermarsi divoratrice di dati. Nikolai Mohilchock, noto sviluppatore del settore, ha lasciato velatamente intendere che la console sarà basata su servizi che richiedono necessariamente una connessione sempre attiva.
Non potendo legalmente smentire o confermare le speculazioni che gravitano intorno alla Xbox 720, Mohilchock si è limitato a garantire che gli utenti avranno di sicuro da pagare le bollette ISP (Internet Service Provider) per la fornitura dei servizi di rete. Più chiaro di così.