Stop alle scommesse sul calcio giovanile. Niente over o martingala sul campionato Primavera o sul Torneo di Viareggio.
Gli allibratori sono già fin troppo presenti e potenti nel calcio adulto. Che perlomeno non compiano incursioni in quei segmenti della pratica sportiva nei quali il calcio dovrebbe esser soprattutto un divertimento educativo.
Dopo gli scandali che hanno travolto la regolarità e la credibilità di tanti tornei, trovo inquietante che le società di scommesse siano main sponsor di club calcistici anche altolocati e che la loro propaganda dilaghi sui cartelloni degli stadi e nei break televisivi.
D’accordo che pecunia non olet, ma a volte l’olezzo si fa davvero insopportabile. Le partite sospette aumentano in maniera esponenziale così come dirigenti ed atleti coinvolti. I risultati accomodati nelle serie minori diventano una subdola ed infame tentazione per recuperare risorse e saldare gli stipendi.
Occorre una vigilanza più severa ed intensa, occorre limitare la tipologia di scommessa al risultato finale senza consentire “giochetti strani” sui parziali o il numero di reti segnate, occorre vietare ai calciatori di diventare testimonial delle scommesse, occorre impedire
ai minori di frequentare le bische e limitare altresì la scommessa compulsiva on line su server altamente sospetti.
In attesa che tali misure restrittive vengano finalmente varate, che si cominci almeno ad alzare una diga a difesa del calcio giovanile
nel quale già alcuni allibratori hanno cominciato a proporre quote. Una diga severa prima che lo tsunami travolga anche l’età dell’innocenza.