Giovani e futuro: Manganellate e schede elettorali bruciate


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Numerose manifestazioni giovanili di protesta sono degenerate in inquietanti episodi di violenza. Colpi di manganello della Polizia e certificati elettorali bruciati. Saranno le indagini della Magistratura a chiarire la dinamica e la responsabilità dei fatti ma le manganellate ed i roghi mi hanno spaventato.

Confesso di aver la coscienza sporca. Che razza di futuro stiamo preparando ai nostri figli, ai nostri giovani? La crisi economica è soltanto la punta dell’iceberg di un disagio sociale e generazionale spaventoso. Un disagio che si è beccato una manganellata in testa. L’egoismo relativistico della mia generazione ha saccheggiato le risorse del Pianeta, ha desertificato le relazioni umane, ha scavato solchi profondissimi di divario sociale. Un egoismo che la casta politica esibisce sfrontatamente provocando il rogo del certificato elettorale e la negazione della credibilità stessa della democrazia per colpa dei suoi maldestri epigoni.

Oggi, chi non ha soldi e potere ha ben poche opportunità per emergere dalla disperazione. Per la prima volta nella storia umana i figli ed i nipoti hanno la netta ed inconfutabile percezione che la loro vita non sarà all’insegna del progresso e del miglioramento sociale come quella dei padri e dei nonni.

I giovani sanno che vivranno in un mondo povero, inquinato, sempre più avaro di tutele ed opportunità. Non si può pensare di risolvere la questione a colpi di manganello o facendo finta di modificare il sistema elettorale. Bisogna invertire la rotta di trecentosessanta gradi e riportare le nuove generazioni al centro. Investire sul futuro e non distribuire legnate o inutili certificati elettorali.