Il sequel di “Ferie d’Agosto” non è un come eravamo nostalgico, ma un ritratto della nazione sconsolato. In cui il dolceamaro della commedia all’italiana pende paurosamente da un lato solo
Jonathan Glazer mette tra parentesi la violenza del lager e mostra la vita piccolo-borghese della famiglia del carnefice di Auschwitz. Un’opera insieme sconvolgente e glaciale: più teorica che riuscita. Cinque nomination all’Oscar
I CCCP prima dei CCCP. Ecco Altro Che Nuovo Nuovo, un live registrato nel 1983 in una palestra di Reggio Emilia prima dell'arrivo della benemerita soubrette e dell'artista del popolo. La nostra recensione
Dopo il concorso di Venezia, arriva in sala alleggerito di venti minuti il film sull’Italia degli anni cinquanta, storia di una piccola Alice nel paese delle meraviglie (e degli orrori) della Hollywood sul Tevere
Il regista greco costruisce un’altra opera a tesi, una favola allegorica (im)morale che mescola grottesco, orrore, erotismo. Visivamente è affascinante. Ma non c’è un solo personaggio in cui pulsi la vita vera. Emma Stone, comunque, è straordinaria
Dal 22 al 24 gennaio Lucky Red distribuisce in versione restaurata il film con Robert De Niro, che vinse 5 Oscar. Bollato all'epoca come reazionario, è una delle opere fondamentali degli anni Settanta, che ricapitola lo spirito del tempo
Alexander Payne confeziona un feel good movie natalizio, nel quale però mantiene lo sguardo attento e mai trionfalistico del suo cinema. Che regala sorrisi dolceamari, che profumano di anni Settanta
Il ritorno del venerato regista tedesco nell’amato Giappone, applaudito da critica e pubblico, in realtà non si discosta molto dalla sua tipica ricetta degli ultimi decenni, fondata su di una visione semplicistica e rasserenata dell’esistenza
C’è la storia delle origini del criminale nella terza puntata della saga dei Manetti Bros. Che stavolta si ispirano agli anni Settanta. Si conferma il raffinato gusto cinefilo. Ma si confermano anche i limiti di un cinema cerebrale e inattuale