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Andrea Guerriero

Gamer ribelle e stoico bingewatcher.

I videogiochi possono cambiarti la vita. Con Andrea l’hanno fatto nel 1989, quando suo padre decise di regalargli per il suo quarto compleanno un SEGA Master System, prima di tantissime console e retaggio di un mondo pixellato che ormai non esiste più. O che, ancora meglio, è cambiato di pari passo con le mode e gli appetiti di un pubblico sempre più vasto.

Classe 1985, ha intrapreso studi classici nella sua città di origine – Foggia, a nord di una sempre bellissima Puglia – per poi iscriversi al corso di laura in Economia aziendale e gestione delle imprese a Milano, in Bocconi. Spazio anche ad una laurea specialistica in Marketing Management tra le stesse aule, senza però mai posare il pad. Con la passione per i videogame cresceva quella per la scrittura, prima di “maniera” e poi sempre più focalizzata sul web e su quella editoria 2.0 che si impegna non solo a mantenere i lettori aggiornati sulle ultime novità, ma pure ad interagire con loro per un dialogo a due direzioni.

Nel 2007 scrivere, per Andrea, si è trasformato in un sogno assai più concreto grazie ad un master di primo livello in Giornalismo e strategie di comunicazione presso la IULM – sempre nel capoluogo meneghino, sua seconda casa -, e con i primi impegni tra blog indipendenti e portali di stampa generalista emergenti sul panorama italiano, in cui ha sempre curato la sezione GAMES e HI-TECH. Una gavetta dall’intenso sapore nerd che è proseguita tra vari siti specializzati in cultura del videogioco – da Everyeye a Tom’s Hardware -, per le vie di FOX Italia e il magico mondo Disney, fino anche agli accoglienti lidi di Optimagazine. Qui quotidianamente collabora con una squadra giovane, dinamica e professionale per diffondere sulle pagine del magazine quello stesso amore per l’attualità e la critica videoludica che continua a battere tra cuore e polpastrelli ancora oggi, a 30 e qualche anno.

Andrea Guerriero

Gamer ribelle e stoico bingewatcher.

I videogiochi possono cambiarti la vita. Con Andrea l’hanno fatto nel 1989, quando suo padre decise di regalargli per il suo quarto compleanno un SEGA Master System, prima di tantissime console e retaggio di un mondo pixellato che ormai non esiste più. O che, ancora meglio, è cambiato di pari passo con le mode e gli appetiti di un pubblico sempre più vasto.

Classe 1985, ha intrapreso studi classici nella sua città di origine – Foggia, a nord di una sempre bellissima Puglia – per poi iscriversi al corso di laura in Economia aziendale e gestione delle imprese a Milano, in Bocconi. Spazio anche ad una laurea specialistica in Marketing Management tra le stesse aule, senza però mai posare il pad. Con la passione per i videogame cresceva quella per la scrittura, prima di “maniera” e poi sempre più focalizzata sul web e su quella editoria 2.0 che si impegna non solo a mantenere i lettori aggiornati sulle ultime novità, ma pure ad interagire con loro per un dialogo a due direzioni.

Nel 2007 scrivere, per Andrea, si è trasformato in un sogno assai più concreto grazie ad un master di primo livello in Giornalismo e strategie di comunicazione presso la IULM – sempre nel capoluogo meneghino, sua seconda casa -, e con i primi impegni tra blog indipendenti e portali di stampa generalista emergenti sul panorama italiano, in cui ha sempre curato la sezione GAMES e HI-TECH. Una gavetta dall’intenso sapore nerd che è proseguita tra vari siti specializzati in cultura del videogioco – da Everyeye a Tom’s Hardware -, per le vie di FOX Italia e il magico mondo Disney, fino anche agli accoglienti lidi di Optimagazine. Qui quotidianamente collabora con una squadra giovane, dinamica e professionale per diffondere sulle pagine del magazine quello stesso amore per l’attualità e la critica videoludica che continua a battere tra cuore e polpastrelli ancora oggi, a 30 e qualche anno.