Quando Outlandos D’Amour dei Police arriva sugli scaffali è il 2 novembre 1978. In quel tempo Andy Summers, Stewart Copeland e Sting sono tre sbarbi squattrinati, e per registrare quell’album non hanno un soldo.
Le tasche vuote, il cervello straripante. Nella loro miscela troviamo punk, reggae e pop combinati in un modo che non si è mai sentito prima. Nei Surrey Sound Studios di Londra i Police arrivano insieme a Miles Copeland, fratello di Stewart che ha accettato di finanziare il progetto con le 1500 sterline necessarie per impacchettare il disco. Eppure Miles non crede in mezza nota emessa dalla band.
Ogni volta che li sente cantare e suonare si mette a ridere, per questo non si sente di partecipare a tutte le sessioni. Quando è presente, tuttavia, si diverte anche a sbeffeggiare la band, accanendosi specialmente contro il fratello di cui sembra non riconoscere il talento. Poi la band prova Roxanne, e Miles cambia atteggiamento. Improvvisamente si appassiona, si rende conto della piccola bomba che ha tra le mani e corre al telefono per contattare la A&M Records. Vuole lanciare quel singolo, vuole che il disco si chiamo Police Brutality, insomma: ora crede nel progetto.
Il 2 novembre 1978 esce il disco, che si chiamerà Outlandos D’Amour, dove la parola “outlandos” nasce dalla fusione di “outlaws” e “commandos”. Il primo singolo sarà Roxanne, un perfetto biglietto da visita per una band pronta per conquistare il mondo. Tuttavia, il brano non entra subito nelle classifiche, ma i Police hanno l’asso nella manica: I Can’t Stand Losing You, il secondo singolo che li fa arrivare al botto.
Sting ha una gran voce e il suo tocco essenziale con il basso conferisce a tutti i brani la giusta colonna vertebrale sonora; Andy Summers sa trovare riff audaci e dimostra un grande senso della melodia e una grande dote compositiva; Stewart Copeland, infine, è una macchina da guerra. Questi sono i Police, già dal primo album.