Oggi è diventato un momento storico, ma quando Sinead O’Connor strappò la foto del Papa in diretta al Saturday Night Live calò un silenzio interessato. Anche interessante. Il 3 ottobre 1992 la cantautrice irlandese si esibì con una versione a cappella di War, canzone-manifesto di Bob Marley alla quale cambiò le parole del finale con pesanti accuse contro la Chiesa Cattolica.
In quegli anni, infatti, le cronache di tutto il mondo scrivevano a proposito delle indagini sui casi di pedofilia all’interno della Santa Sede, con insabbiamenti più o meno accurati e scandali che arrivavano da ogni parte del globo. Terminata l’esibizione, Sinead O’Connor mostrò a favore di telecamera una foto di Giovanni Paolo II e la strappò in diretta televisiva. “Fight you real enemy”, disse l’artista. “Combatti il vero nemico”, significava. In studio calò il silenzio, Sinead O’Connor spense le candele allestite accanto al microfono e lasciò la scena. Fu il caos.
Pubblico, personaggi dello spettacolo e soprattutto colleghi della cantante puntarono il dito contro di lei, con un Frank Sinatra che la chiamò “stupida” e Joe Pesci che disse che l’avrebbe presa a sberle. Perché quel gesto? Una provocazione? La voglia di apparire? Molti ne erano convinti. Qualche anno più tardi la stessa Sinead O’Connor spiegò a Hot Press:
“Quando i Boomtown Rats andarono al numero uno in Inghilterra con Rat Trap, Geldof a Top Of The Pops strappò una foto di John Travolta e Olivia Newton-John, che erano stati in precedenza numero uno per settimane e settimane. Pensai: ‘Sì, ca**o! E se qualcuno strappasse una foto del papa?’. Una metà di me stessa si disse: ‘Gesù, mi piacerebbe vedere cosa accadrebbe’”.
Sinead O’Connor spiegò, inoltre, che quel gesto non era un attacco al Papa in quanto persona fisica, bensì in quanto “l’ufficio e il simbolo dell’organizzazione che rappresenta”, spiegò al Time. Nella sua autobiografia Rememberings pubblicata nel 2021, infine, la cantautrice raccontò degli abusi subiti dalla madre fin da bambina. Quando la madre morì, le rimase l’unica foto presente nella sua stanza. Era proprio quella, l’effige di Papa Giovanni Paolo II. A Sinead O’Connor non le rimase che attendere il momento giusto per strapparla.
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