Jumpin’ Jack Flash dei Rolling Stones esce il 24 maggio del 1968. Con la sua miscela travolgente di rock’n’roll e blues, il brano promette di catturare l’attenzione degli amanti della musica sin dal primo ascolto, e così sarà.
Jumpin’ Jack Flash viene scritta da Mick Jagger e Keith Richards e registrata agli Olympic Studios di Londra con la produzione del leggendario Jimmy Miller. È una delle prime canzoni in cui gli Stones sperimentano nuovi suoni e abbracciano un sound più crudo e incisivo.
Il brano si apre con un riff di chitarra caratteristico di Keith Richards, che introduce un ritmo travolgente. La voce carismatica e graffiante di Mick Jagger si sposa perfettamente con l’energia contagiosa della musica, creando un’atmosfera di pura elettricità. Le liriche, influenzate dalle esperienze personali dei membri della band, raccontano la storia di un personaggio misterioso di nome Jack Flash.
Nel 2010 Keith Richards ha raccontato a Rolling Stone l’origine del brano:
“Il testo è nato da un’alba grigia a Redlands. Io e Mick eravamo stati svegli tutta la notte, fuori pioveva e c’era il rumore di questi stivali del mio giardiniere vicino alla finestra, Jack Dyer. Mick si svegliò e disse: ‘Cos’è?’. Io risposi: ‘Oh, quello è Jack. Jack che salta’. Ho iniziato a lavorare intorno alla frase sulla chitarra, accordata in Re con un capotasto, cantando ‘Jumping Jack’. Mick disse: ‘Flash’ e all’improvviso avevamo questa frase con un ritmo eccezionale”.
Oggi Jumpin’ Jack Flash è una delle canzoni più famose degli Stones. Il brano viene scritto durante le sessioni di Beggars Banquet (1968) e qualche anno dopo l’organista Bill Wyman rivendicherà la paternità del riff nonostante non compaia nei credits. Nel brano c’è tutto il mondo in continua evoluzione degli Stones: il blues, il rock, la psichedelia il pop, e nonostante le diverse sfumature Jumpin’ Jack Flash è oggi una pietra miliare del rock.