Ci sarà un futuro in cui la reunion degli Oasis smetterà di essere un sogno? È ciò che hanno chiesto a Paul Arthurs, noto come “Bonehead” nonché storico chitarrista della band di Manchester. Mentre Liam Gallagher e suo fratello Noel continuano a ghostarsi – Noel, più che altro, dribbla sempre le possibilità – Bonehead non esclude totalmente la possibilità, ma è costretto a rispondere in maniera lucida.
Lunedì 8 maggio è stato intervistato su Radio X e la domanda sulla reunion degli Oasis non è stata evitata. Ai microfoni di Toby Tarrant, Paul ha risposto con un “mai dire mai“, e non ha negato che gli piacerebbe. Un ritorno dei colossi di Supersonic potrebbe anche essere un motivo di divulgazione per tutte le nuove generazioni che non hanno avuto la fortuna di seguire le attività degli Oasis negli anni ’90 e nei primi 2000.
L’esempio è quello dei concerti di Liam. Bonehad sale spesso sullo stesso palco dell’ex compagno di avventure e insieme si esibiscono sulle note di Rock’n’Rol Star. Le sue parole:
“Quando sono sul palco con Liam Gallagher come artista solista, esco e suoniamo Rock’N’Roll Star, il posto esplode. Le persone saltano più in alto e forte che mai”.
Quindi:
“Guardo le prime dieci file quando suono in un’arena con Liam, e hanno 16 o 17 anni. Queste persone non erano nemmeno nate prima della carriera degli Oasis. Quindi se ci fosse una reunion, non ne varrebbe la pena per loro?”.
Quindi, una reunion degli Oasis ci sarà? Quello di Bonehead potrebbe sembrare il ruolo dell’intercessore, ma lo stesso Paul Arthurs non si sbilancia. La sua risposta:
“Sinceramente? Non lo so. Liam ha la sua carriera da solista. Come Noel. Non lo so, stai chiedendo alla persona sbagliata. Ma mi piacerebbe”.
E lui, Paul, sarebbe pronto? “Vedi quella borsa lì sotto? È piena di plettri. Sono pronto“.